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Melanoma,pandemia rallenta prevenzione, solo 7% controlli

Melanoma,pandemia rallenta prevenzione, solo 7% controlli

Al via campagna "Oltre la pelle, la prevenzione al centro"

ROMA, 05 maggio 2021, 11:07

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Negli ultimi 12 mesi gli italiani hanno trascurato la prevenzione del melanoma, il più aggressivo fra i tumori della pelle, rinviando o annullando molte visite di controllo e accertamenti. In generale, sono 7 su 10 coloro che hanno cambiato atteggiamento nei confronti della salute con l'emergenza sanitaria, il 52% quelli che hanno deciso di rimandare qualche visita e il 78% non ha ritenuto così importante fissare una visita per la mappatura dei nei. Solo il 7% ha pianificato nei prossimi mesi un controllo.
    Eppure la prevenzione rimane il primo strumento per ridurre la probabilità di sviluppare un melanoma: nel 2020 sono circa 14.900 le nuove diagnosi, un aumento del 20% rispetto all'anno precedente. La 2^ edizione dell'Osservatorio "Gli Italiani e il melanoma", indagine condotta da Doxapharma su oltre mille persone e promossa da Novartis, evidenzia come la quota di italiani che dichiarano di conoscere bene questo tumore, come quella di chi ritiene fondamentale la diagnosi precoce,si sono ridotte di 10 punti percentuali in soli 12 mesi, passando nel primo caso dal 33 al 24% e nel secondo dal 69 al 59%.In generale, tra chi si dichiara più sensibile alla salute della pelle, è poco diffusa l'abitudine di sottoporsi regolarmente alle visite di controllo, con un'alta percentuale di uomini che non conoscono o praticano alcuna forma di prevenzione. Scarsa attenzione allo screening dei nei: il 43% dichiara di non averlo mai fatto, ma anche tra coloro che erano abituati a controllarsi, la frequenza è diminuita. Per riportare l'attenzione sulla prevenzione, parte la campagna di Novartis "Oltre la pelle - La prevenzione al centro". Con informazioni e la, possibilità di porre domande a dermatologi e oncologi su Facebook(@OltreLaPelleMelanoma), e una pagina all'interno del portale Alleati per la Salute. "Non è più tempo di rimandare- evidenzia la professoressa Ketty Peris, presidente della Società di Dermatologia SIDeMaST- ma di rimettere la prevenzione al centro. Le persone a rischio di sviluppare melanoma sono quelle con pelle chiara e occhi verdi/celesti, molti nei, e familiarità per melanoma e sono anche quelle che devono sottoporsi a controlli più regolari, anche se il controllo dei nei dovrebbe diventare un'abitudine per tutti".
   

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