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Tre papà a Fedez, aiutaci a dire no a violenza sui deboli

Tre papà a Fedez, aiutaci a dire no a violenza sui deboli

Genitori di ragazzi autistici, con influencer messaggio passa di più

03 maggio 2021, 18:08

Redazione ANSA

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Tre papà a Fedez, aiutaci a dire no a violenza sui deboli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tre papà a Fedez, aiutaci a dire no a violenza sui deboli - RIPRODUZIONE RISERVATA
Tre papà a Fedez, aiutaci a dire no a violenza sui deboli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Essere violenti e spavaldi con persone più deboli è da vigliacchi, non rende più fighi. E se a farlo capire ai ragazzi fosse un influencer e cantante noto e con molto seguito come Fedez forse il messaggio passerebbe di più. È un vero e proprio appello quello che lanciano tre papà di ragazzi autistici, Elio, Gianluca Nicoletti e Mimmo Pesce, che si incontrano nottetempo per la seconda puntata di un talk, un dialogo aperto avviato un mese fa, al grido di ‘Fedez aiutaci tu’.

Autismo, tre papa' a Fedez: "Aiutaci a dire no alla violenza sui deboli"

 

Il video si apre con un episodio che tocca i tre papà profondamente nella loro esperienza: a Roma una bambina disabile di 13 anni è stata brutalmente picchiata da un branco di coetanei. E’ accaduto paradossalmente proprio il 2 aprile, giornata in cui tutto il mondo parlava di autismo, e l’audio con le urla strazianti colpisce. Mentre alcuni agivano altri riprendevano e postavano sui social l’episodio. “Serve una rieducazione -spiega Elio - perché bisogna spiegare ai ragazzi che per essere fighi devono essere talmente bravi da conoscere questi coetanei che hanno dei mezzi in meno e stargli accanto. Diventargli amici e fare in modo che conducano una vita migliore. Non riempirli di pugni. Bisogna parlare, ma anche senza essere troppo comprensivi :non ce la faccio ad esserlo con 10 bulletti che riempiono di botte una persona grande quanto vuoi, all’apparenza aggressiva quanto vuoi, ma che non riesce a difendersi. Se non li educano i genitori, vanno educati da qualcun altro”. “Dovremmo trovare dei testimonial-aggiunge Mimmo Pesce- degli opinion leader che in qualche maniera riescono a entrare in sintonia con questi ragazzi”.

“Dovrebbe crearsi-prosegue Gianluca Nicoletti- una categoria di influencer che possono fare quello che fanno tutti, ma che perlomeno siano sensibili a dare questa fetta di messaggio: se te la prendi con uno più debole sei un vigliacco non un figo.Se lo dicessero Fedez e la Ferragni il fenomeno ritornerebbe improvvisamente indietro. Se Fedez spendesse una parola per dire che chi se la prende fisicamente, con sberleffi, ingiurie , con le botte nei confronti di una persona disabile e più debole è un vigliacco, la cosa passerebbe son sicuro”.

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