I sindacati degli agenti della
Polizia Penitenziaria hanno proclamato lo stato di agitazione
del personale in servizio in tutte le carceri campane, per
protesta contro le "insoddisfacenti risposte avute
dall'amministrazione penitenziaria sull'emergenza sanitaria in
corso"; il riferimento è al carcere di Carinola (Caserta), dove
un focolaio di Covid ha già fatto tre vittime tra gli agenti in
venti giorni - il 56enne assistente capo Angelo De Pari,
deceduto ieri, il 50enne Giuseppe Matano e il 52enne Antonio
Maiello - con una trentina di contagiati tra i poliziotti e una
decina di casi tra i detenuti. A proclamare l'agitazione sette
sindacati (Uspp, Sinappe, Osapp, Uil-Pa Pp, Fns-Cisl, Cnpp,
Cgil). "Ribadiamo a voce alta la nostra totale indignazione
sulla fallimentare gestione dell'emergenza sanitaria da parte
dei vari livelli dell'amministrazione penitenziaria" scrivono i
rappresentanti sindacali, che oggi hanno tenuto una riunione con
il provveditore dell'amministrazione penitenziaria campana, dai
risultati giudicati insoddisfacenti, tanto da proclamare
l'agitazione. I motivi, già espressi qualche giorno fa, sono il
"mancato avvio del piano vaccinale", che si scontra con il dato
secondo cui "la Campania ha il più alto indice di mortalità tra
il personale di polizia penitenziaria rispetto al dato
Nazionale". I sindacati lamentano "il mancato rispetto dei
protocolli sanitari Covid 19, a tutti i livelli gestionali e, la
sottovalutazione dei rischi da contagio sui luoghi di lavoro",
"la scarsa azione di monitoraggio e di screening tramite
l'esecuzioni di tamponi molecolari", la "gestione approssimativa
del Personale di Polizia Penitenziaria in missione presso gli
Istituti a rischio Covid", la "mancata riduzione della
popolazione detenuta con sfollamenti da Istituti ad alto rischio
verso altre sedi più sicure". "Le promesse e i proclami -
prosegue la nota - non hanno ad oggi avuto alcun riscontro nei
fatti, per cui si denuncia lo stato di abbandono in cui versano
i poliziotti penitenziari e i gravi rischi per la salute e il
conseguente collasso del sistema sicurezza, e diffidano
l'Amministrazione Penitenziaria a trovare una soluzione rapida"
concludono le sigle degli agenti.
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