La gravidanza ha avuto un decorso
regolare fino all'ottavo mese, quando segni di lieve
peggioramento delle funzioni cardiovascolare e renale materne
hanno suggerito l'espletamento anticipato del parto mediante
taglio cesareo.
La mamma ed il neonato, un maschietto di 1.950 grammi,
ricoverato attualmente presso la Neonatologia universitaria,
diretta da Enrico Bertino, sono entrambi in buone condizioni.
Non esiste una terapia specifica per la sindrome di Alström,
ma la diagnosi e un intervento precoce possono migliorare la
qualità di vita di chi ne è affetto. La paziente è stata
assistita durante tutta la gestazione presso gli ambulatori per
le gravidanze a rischio afferenti alla Divisione diretta dalla
professoressa Benedetto, in collaborazione multidisciplinare con
i colleghi internisti del Sant'Anna, coordinati da Aldo Maina,
ed il Servizio di Genetica Clinica della Città della Salute di
Torino diretto da Barbara Pasini.
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