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Stop test anticorpo Lilly per pazienti gravi, inefficace

Stop test anticorpo Lilly per pazienti gravi, inefficace

Azienda, tutti gli altri studi rimangono in corso

ROMA, 27 ottobre 2020, 16:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La commissione indipendente per la sicurezza dei dati (DSMB) Usa si è riunita lo scorso 26 ottobre ed ha raccomandato di interrompere lo studio ACTIV-3 sponsorizzato dal National Institute of allergy and infectious deseases (Niaid), che sta valutando l'anticorpo neutralizzante sperimentale bamlanivimab della multinazionale Lilly come trattamento per COVID-19 nei pazienti ospedalizzati. Lo rende noto l'azienda. Già il 13 ottobre la commissione aveva raccomandato una pausa dello studio. La commissione ha raccomandato di interrompere lo studio per questioni di efficacia, ossia per bassa probabilità per bamlanivimab di portare un valore clinico aggiunto nei pazienti gravi ospedalizzati. Tutti gli altri studi su bamlanivimab rimangono in corso.
    L'anticorpo monoclonale contro il Covid-19 messo a punto dall'azienda Ely Lilly, che era considerato tra i più promettenti, non dà benefici significativi nei pazienti ricoverati, scrive il Niaid, che ha deciso di accogliere l'indicazione della commissione indipendente di interrompere il test della terapia con l'anticorpo in combinazione con il Remdesivir.
    "Il Data and Safety Monitoring Board - si legge nel comunicato del Niaid, l'istituto presieduto da Anthony Fauci - ha revisionato i dati della sperimentazione il 26 ottobre, e ha raccomandato che nessun nuovo paziente fosse arruolato nel test.
    Questa raccomandazione è stata basata su una bassa probabilità che la terapia abbia un valore clinico nella popolazione di pazienti ricoverati".
   

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