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Eicma: per moto in comuni migliora sicurezza ma pochi servizi

Parcheggi insufficienti,in poche città corsie preferenziali

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RHO-PERO (MILANO) - Parcheggi ancora largamente insufficienti, solo poco più della metà dei comuni italiani autorizza la circolazione delle moto all'interno delle Ztl, pochissime consentono il transito sulle corsie riservate ai mezzi pubblici. Migliore, almeno in prospettiva, la situazione relativa alle misure a favore della sicurezza di motociclisti intraprese dai Comuni. Questi in sintesi i dati più significativi emersi dalle risposte arrivate dai più di 80 dei 104 comuni italiani capoluogo di provincia e che hanno fatto da base al Focus 2R sulla mobilità organizzato da Confindustria Ancma con Ambiente Italia e Legambiente presentato a Eicma il salone mondiale della motocicletta in corso alla Fiera di Milano fino al 13 novembre. Il monitoraggio - il primo in assoluto mai realizzato in Italia su questo argomento - ha evidenziato una situazione di luci e ombre. Innanzitutto il 63% delle città interpellate consente il libero accesso di ciclomotori e motocicli all'interno delle ZTL, evidenziando che questo tipo di mobilità è percepito dagli amministratori locali come una reale soluzione ai problemi del traffico e dell'inquinamento. Per contro, solo l'8% delle amministrazioni autorizza la circolazione delle moto nelle corsie riservate ai mezzi pubblici, percentuale che sale al 38% nel caso delle biciclette. Il che dimostra - secondo gli organizzatori della ricerca - che questa pratica, diffusa in diverse capitali europee con lo scopo di aumentare la sicurezza gli utilizzatori di veicoli a due ruote separandoli dal flusso del traffico ordinario non è ancora stata adeguatamente compresa dagli amministratori locali. Deficitario il bilancio dei parcheggi: più di un terzo delle città dedica ai motocicli meno del 10% degli stalli complessivamente disponibili all'interno del territorio comunale. Il totale del parco circolante delle moto è invece pari a 8.540.000 utenti, circa il 23% del totale auto. A due facce il discorso che riguarda la sicurezza: il 75% dei comuni dichiara di averle inserite nel Piano Urbano della Mobilità per quel che riguarda i ciclisti, mentre la percentuale scende al 23% per i motociclisti. Un segnale positivo arriva però dal tema dei guardrail: una città su tre dichiara di avere istallato - o di avere in programma di farlo - protezioni progettate appositamente per i motociclisti. Difficile anche la situazione per quanto riguarda i mezzi elettrici: il 58% delle città non ha alcun punto di ricarica per biciclette o motocicli elettrici e solo cinque centri offrono più di 50 colonnine compatibili con le due ruote. L'Osservatorio Focus2R - ha commentato Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA - "si propone di diventare lo strumento di analisi dello stato dell'arte della mobilità a 2 ruote che - per la prima volta in Italia - consente la possibilità di confrontare le politiche di mobilità con quelle degli altri comuni italiani, Dal nostro punto di vista solo il 24% delle città applica politiche incentivanti per l'uso delle 2 ruote, quindi c'è molto lavoro da fare".

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