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Auto e pandemia, italiani si sentono meno sicuri al volante

Studio Continental, voglia di green ma senza bici e monopattini

MILANO ANSAcom

In questo 2020 gli italiani si sentono meno sicuri al volante rispetto allo scorso anno. E' quanto emerge dalla seconda edizione dell'Osservatorio Mobilità e Sicurezza di Continental - brand che da oltre 140 anni fa della sicurezza su strada e dell'innovazione tecnologica la propria missione - che è stato realizzato assieme a Euromedia Research e Ernst & Young. In base alle interviste realizzate su un ampio campione nel periodo successivo al lockdown, è il 75% dei cittadini a sentire sicuro delle proprie capacità e di sé stesso mentre è alla guida, cioè un -12% rispetto all'anno precedente. Tra i meno tranquilli troviamo gli over 65, gli stessi che in emergenza Covid-19 hanno ripreso a guidare le loro autovetture al fine di evitare i mezzi pubblici o in sharing. Secondo i cittadini l'elemento più importante per garantire sicurezza stradale, come lo scorso anno, viene ricondotto alla figura del guidatore (48,8%). Seguono poi i freni (10,2%), i sensori e i sistemi di guida assistita (8,8%, menzionati in particolare dai motociclisti), le cinture di sicurezza (8,1%, menzionate soprattutto dagli autisti di professione) e i pneumatici (6,7%).

In questo ultimo ambito dell'indagine, Il 96,4% degli intervistati attribuisce ai pneumatici una forte importanza sul piano della sicurezza e oltre l'85% dichiara di prestarvi molta attenzione. Si tratta in prevalenza di uomini, di età compresa tra i 45 e i 64 anni, residenti nel Sud e in aree periferiche.

La pandemia potrebbe anche accelerare una trasformazione delle nostre città Secondo l'Osservatorio Mobilità e Sicurezza di Continentali, di fronte alle nuove abitudini e alle nuove necessità emerse nel corso della pandemia il 42,3% degli intervistati (principalmente tra i cittadini che risiedono nei grandi centri urbani, in particolare Roma, Milano e Napoli) ritiene che il proprio comune sia pronto per accogliere cambiamenti di tipo sociale e strutturale per mantenere le città decongestionate dal traffico e più vivibili. Il 78,7% dei cittadini italiani - soprattutto tra gli over 65 e tra coloro che abitano in provincia - chiede una sostenibilità vera che rispetti l'ambiente, i cui protagonisti siano autoveicoli sicuri ed ecologicamente puliti. La mobilita richiesta a gran voce dai cittadini non è, quindi, fatta di monopattini elettrici, monoruota o biciclette, perché questa richiesta arriva solo dal 15,4% degli intervistati.

Consultati sulle misure utili per mantenere le citta decongestionate dal traffico e più vivibili da un punto di vista di qualità dell'aria, il 47% degli intervistati suggerisce un potenziamento dello smartworking e dei servizi di prossimita, il 42,6% suggerisce un sostegno del trasporto pubblico e il 30,4% consiglia di puntare sull'elettrificazione dei veicoli, infine il 29,7% punta sulla pianificazione degli orari di ingresso al lavoro, a scuola.

Durante il lockdown il blocco della mobilità e delle attività produttive ha ridotto di molto l'inquinamento atmosferico aumentando la consapevolezza delle persone rispetto al tema 'ecosostenibilità'. Più della metà degli italiani (53%) dichiara, infatti, di prestare attenzione alle tematiche green come prima dell'emergenza sanitaria. I motociclisti (64,8%) e i giovani 67,6% (fascia di età 18-24) si rivelano i più sensibili a queste tematiche. Poco piu della meta dagli autisti professionisti di mezzi pesanti intervistati (53%) e convinto che l'emergenza Covid abbia portato cambiamenti importanti nella propria categoria di lavoro in particolar modo tra coloro che risiedono nel sud Italia e nelle isole. Di questi, il 41,5% riferisce di cambiamenti in positivo, meno auto per le strade, maggiore attenzione alle norme sanitarie e alla sanificazione, piu prudenza, assenza di assembramenti sui mezzi pubblici; mentre il 37,7% parla di cambiamenti in negativo, diminuzione del lavoro, molte piu restrizioni, riduzione dello stipendio, isolamento forzato.

In collaborazione con:
Continental

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