"L'immobilismo della Commissione
è preoccupante. Secondo indiscrezioni che circolano a Bruxelles,
contrariamente a quanto promesso alla Germania per ottenerne il
voto in Consiglio, l'esecutivo Ue nulla starebbe facendo, né al
momento intenderebbe fare, per redigere i famosi atti delegati
annunciati a seguito dell'accordo sugli e-fuel e i nuovi
standard di CO2 per le auto. All'Europarlamento stiamo invece
giocando d'anticipo, perché la partita sullo stop a diesel e
benzina è tutt'altro che chiusa." E' quanto dichiara
l'europarlamentare Fi-Ppe Massimiliano Salini, intervenuto oggi
pomeriggio in Commissione Trasporti in qualità di relatore Ppe
del parere sul nuovo regolamento emissioni di CO2 per i veicoli
pesanti. Il deputato è anche relatore Ppe in Commissione
Industria del parere sul nuovo regolamento euro 7.
"La nostra battaglia per salvaguardare il motore a scoppio
e includere i biocarburanti, prodotti principalmente in Italia,
continua sul nuovo regolamento degli standard CO2 per i mezzi
pesanti e sul regolamento Euro 7, la cui discussione avrà un
forte impatto sull'intera legislazione europea dei trasporti,
auto incluse. Come Ppe, abbiamo presentato una serie di
emendamenti ad entrambi i testi, modifiche che prevedono una
definizione di carburanti neutri in grado di includere i
biocombustibili, oltre agli e-fuel. Se la definizione passasse,
creerebbe un precedente impossibile da ignorare, anche
nell'interpretazione di altri testi normativi. Ricordiamo che
nel Considerando 11 del regolamento che impone lo stop alle auto
diesel e benzina dal 2035, si parla solo di "CO2 neutral fuels"
e non dei carburanti sintetici che si vorrebbe far credere
essere l'unica soluzione green sostenibile per mantenere in vita
il motore a scoppio. Sul piano tecnico è impossibile escludere i
biocombustibili, la cui neutralità, come gli e-fuel, si basa su
una compensazione tra CO2 sottratta nella produzione e quella
emessa nell'utilizzo dei veicoli", prosegue.
"E' comunque prioritario passare dal conteggio delle
emissioni "Tail-pipe" (tubo di scarico) al più realistico
sistema "Life cycle approach", che calcola le emissioni
nell'intero ciclo produttivo dei combustibili e del veicolo.
Dobbiamo seguire il principio di neutralità tecnologica e
accompagnare l'industria automotive secondo un percorso
realistico e non ideologico", conclude Salini.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA