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Bosch assieme a NASA per funzionamento CubeRover sulla Luna

Si punta a guida autonoma intelligente e a ricarica wireless

Redazione ANSA ROMA

 Bosch, Astrobotic, WiBotic e l'Università di Washington si sono alleate per sviluppare assieme al Glenn Research Center (GRC) della NASA di sistemi di ricarica di prossimità ultrarapida da usare per applicazioni spaziali, come i mini robot per ricerche sulla Luna. Si tratta dell'importante progetto 'Ultra Fast Proximity Charging for Critical Space Applications' che potrà generare ricadute sull'intero settore della elettrificazione e che - come è sempre accaduto per le ricerche spaziali - potrebbe a medio termine rivoluzionare molti aspetti della vita di ogni giorno.Con un finanziamento da 5,8 milioni di dollari compreso nel programma Tipping Point della NASA si apre così la strada alla ricerca e allo sviluppo della ricarica wireless per veicoli lunari, come il CubeRover di Astrobotic - delle dimensioni di una scatola di scarpe - che una volta arrivato sul suolo lunare funzionerà autonomamente e si caricherà alla fine delle missioni giornaliere in modalità wireless. Saranno i ricercatori Bosch negli ambiti della connettività wireless e dell'IoT intelligente a fornire supporto al progetto i cui risultati verranno mostrati entro metà del 2023. Anche sulla Luna i veicoli-robot hanno bisogno di energia che, normalmente, è fornita dai pannelli solari di bordo. Quelli c he lavorano all'esterno e durante la notte lunare necessitano però di fonti di alimentazione complementari, cosa che sarà resa possibile grazie alla combinazione della ricarica wireless e della navigazione autonoma intelligente. Piccoli robot saranno equipaggiati e istruiti per navigare in condizioni difficili e imprevedibili per raggiungere una docking station wireless in un ambiente sprovvisto di GPS. Bosch contribuirà al progetto con la sua esperienza nell'analisi intelligente dei dati attraverso l'uso dell'IA e nelle soluzioni di connettività wireless. I ricercatori Bosch di Pittsburgh e Sunnyvale (California) si concentreranno sulla capacità di elaborazione intelligente che permetterà la navigazione autonoma dei robot sulla superficie della Luna. Il progetto si baserà sul know-how di Bosch nell'AIoT (Artificial Intelligence e Internet of Things). Bosch si occuperà non solo di connettere gli oggetti per ottenere ed elaborare i dati, ma anche di usare l'IA per acquisire informazioni che, a loro volta, potranno migliorare e ottimizzare i veicoli. ''Consentire a un robot di navigare sulla Luna non è come far muovere un robo-aspirapolvere in casa o permettere a un'auto di guidare in modo autonomo - ha dichiarato Samarjit Das, direttore del gruppo Intelligent Internet of Things presso il centro di ricerca Bosch di Pittsburgh - Innanzitutto, le soluzioni di localizzazione terrestre via radio non sono disponibili sulla Luna. Inoltre, l'imprevedibile terreno lunare e la polvere complicano ulteriormente la navigazione guidata dai soli segnali visivi.

Ecco perché, per superare questa straordinaria sfida nell'impervio ambiente lunare, avremo bisogno di una fusione e di una percezione intelligente dei dati multisensoriali dei robot''.Bosch studierà e svilupperà tecnologie di fusione multisensoriale che potranno comprendere video, unità di misura inerziali (IMU), radiofrequenza (RF) e sensori di vibrazione sui piccoli robot per creare modalità complementari che permettano una navigazione ad alta precisione. La prima navigazione specifica consisterà nel ricondurre il robot a una docking station per la ricarica wireless. 

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