In un Paese come il nostro dove il parco circolante è tra i più vecchi d'Europa, è comunque possibile far diventare virtuoso il processo della mobilità sostenibile ''sfruttando il sistema di finanziamenti, incentivi e bonus per sviluppare un piano di rinnovamento che sia coerente con una strategia di conversione ecologica e tecnologica verso una mobilità sostenibile orientata al medio-lungo termine''. Lo ha detto Massimiliano Di Silvestre, presidente e AD.di Bmw Italia in occasione del Forum WPP/The European House - Ambrosetti, partendo dalla considerazione che il settore automotive italiano genera direttamente un fatturato di 52 miliardi di euro, che sale a 106 miliardi se si considerano le attività indirette, cioè circa l'11-12% del PIL italiano. ''Il settore auto impiega direttamente il 4,6% del totale del settore del manufacturing e la filiera componentistica vale circa 38 miliardi e oltre 126 mila addetti - ha detto Di Silvestre - ''l'Italia è uno dei Paesi con il tasso di motorizzazione più elevato con 730 auto per ogni 1.000 abitanti, ma con un parco circolante che ha una anzianità media di 11,3 anni rispetto a quella europea di 10,8''. L'AD.di Bmw Italia ha specificato che occorre intervenire sulle infrastrutture di ricarica che ''rappresenteranno sempre più un fattore indispensabile per facilitare l'adozione di veicoli alternativi da parte del mercato. In tale contesto, una maggiore semplificazione del sistema normativo rappresenta un fattore determinante per lo sviluppo dell'innovazione e per facilitare l'armonizzazione delle regolamentazioni, al fine di ridurre le attuali frammentazioni''. Per portare avanti il processo della mobilità sostenibile - ha detto Di Silvestre - ''è decisivo lo sviluppo di partnership verticali e orizzontali tra gli attori dell'ecosistema, che tengano conto di start-up innovative in grado di proporre soluzioni altamente tecnologiche'' ed ha anche ribadito che un altro elemento determinante è quello della ''riforma della fiscalità aziendale, una delle più penalizzanti in Europa, che può essere uno strumento fondamentale per supportare la voglia che le aziende hanno di fare scelte di mobilità sostenibile. Importante, in questo senso, definire il perimetro della mobilità sostenibile in Italia, costruendolo sui dati certi e oggettivi, abbandonando logiche di pregiudizio, ad esempio, verso le moderne motorizzazioni termiche euro 6, quindi non inquinanti''. L'AD.di Bmw Italia ha anche ribadito quanto sia importante ''accelerare il processo di passaggio al 5G per migliorare la connettività delle auto, la guida autonoma e l'intermodalità. Il nostro settore - ha concluso - ''è in profonda trasformazione, questo processo diventa un'opportunità e sarà virtuoso se politica, industria e ricerca rimarranno sedute allo stesso tavolo e faranno sistema, prendendo decisioni precise in merito ai punti espressi''.