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Cina, inversione mercato auto in aprile +4,4% rispetto 2019

Commerciali e suv compensano calo berline. Bene Vw primo brand

Redazione ANSA ROMA

Per gli storici la V è indissolubilmente legata al gesto fatto da Winston Churchill per indicare con le dita della mano la Vittoria. Ma per gli analisti del settore automotive la V che sta caratterizzando il mercato cinese dell'auto è forse ancora più importante, perché lascia sperare in una pronta ripresa globale. Questa V altro non è che la raffigurazione su un grafico delle vendite 'lorde' di veicoli in Cina, precipitate in febbraio e marzo e risalito e con forte inclinazione (contraria) in aprile. Lo scorso 11 maggio, il Comitato dei Produttori Cinesi di Autoveicoli (CPCA) ha annunciato con orgoglio che le consegne in fabbrica ai rivenditori sono aumentate del 4,4% ad aprile rispetto all' aprile del 2019 raggiungendo 2,07 milioni di unità. Una decisa inversione di tendenza, visto che lo stesso dato sul 'lordo' (definito da CPCA come vendite all'ingrosso) erano che scese in febbraio del -79,1% e in marzo del -43,3%. Come puntualizza il magazine specializzato Autoactu - sulla base di un'analisi di Matt Gasnier fondatore di Bestsellingcarsblog.com - si nota ad un esame più attento che questo aumento è in realtà dovuto solo alle vendite record di veicoli commerciali, in crescita del 31,6% rispetto ad aprile 2019 a 534.000 unità.

Senza di essi e soprattutto senza i suv (cresciuti del 7,3% a 696mila unità) le auto private sarebbero in realtà ancora in calo, con una riduzione, modesta vista la situazione, del -2,6% data da 1.536.000 di vendite rispetto all'aprile 2019. Ora la speranza è che il resto del mondo possa smentire il 'profondo rosso' di aprile: l'India ha fatto segnare un -100% secco, l'Italia il -97,5%, la Gran Bretagna il -97,3%, la Spagna il -96,5%, la Francia il -88,8%, il Brasile il -76,8%, il Canada il -74,6%, la Russia il -72,4%, la Germania il -61,1% e gli Stati Uniti il -53%. Secondo i dati CPCA la Cina fa egualmente registrare una ripresa nelle immatricolazioni e nelle vendite finali, anche se si tratta di un calo meno accentuato e non di un + davanti alle percentuali. In aprile questo dato, confrontato con lo stesso mese del 2019, è al -5,6% molto meglio dunque rispetto a gennaio (-21,5 %), a febbraio (-78,5%) e a marzo (-40,4%).

A livello di brand, secondo Bestsellingcarsblog.com il primo posto in Cina è occupato, ad aprile, da Volkswagen che ha venduto 183.682 auto, seguita da Toyota (120.785), da Honda (109.447) e da Nissan (78.617). Al quinto posto, e prima tra le marche locali, Geely (71.656) seguita da Buick (59.029), da Audi (58.024), da Bmw (51.596) e da Mercedes (50.474). Decima e seconda marca cinese ChangAn con 48.851 unità vendute. Da notare che nella Top Ten proprio ChangAn ha fatto registrare ul maggiore aumento in aprile rispetto allo stesso mese del 2019, con +60,7%, seguita da Audi (+51,1%) e da Bmw (+11,3%).

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