Per le Carrie Bradshaw di New York (e di tutto il mondo) e' la notizia piu' attesa: Century 21, il paradiso delle griffe a prezzo di sconto, riaprira' la flagship di Ground Zero chiusa quasi due anni fa all'epoca della pandemia.
"Nei 60 anni della nostra storia avevamo chiuso le porte solo due volte: la prima dopo l'11 settembre, e poi di nuovo durante il Covid, ma come tutti i newyorkesi non abbiamo gettato la spugna", ha detto Raymond Gindi, il Ceo di quella che prima del Covid era una piccola catena popolarissima tra le fashioniste worldwide alla ricerca nel suo sterminato inventario di capi di Prada, Chanel o Versace che al momento dell'acquisto non mettessero a repentaglio il portafoglio. Il nuovo negozio, il cui taglio del nastro e' previsto nella primavera 2023, vendera', come quelli che lo hanno preceduto, abbigliamento per uomo, donna e bambino, calzature, accessori e beauty a prezzi ridotti rispetto al listino. Sara' pero' sostanzialmente piu' piccolo e occuperà solo quattro piani e non sette della location originaria di Cortlandt Street alle spalle della Freedom Tower. Cambiera' anche il logo per includere un "NYC" che sottolinei le "radici newyorkesi". Prima della chiusura Century 21 contava 13 negozi, per lo piu' a New York e nell'area metropolitana, che davano lavoro a 1.400 dipendenti.
Era fallito nel settembre 2020 dopo mesi di lockdown a causa del Coronavirus.
La famiglia Gindi non aveva pero' gettato la spugna. Durante il processo di bancarotta, gli eredi di "Sonny" e Al Gindi si erano riappropriati del marchio a un costo di 9 milioni di dollari dopo un'affollatissima asta partita da quota 800 mila.
Erano poi ripartiti con prudenza dall'Asia, assicurandosi la licenza per aprire un negozio di nove piani a Busan, la seconda citta' per popolazione della Corea del Sud dopo Seul. La scommessa a New York, grazie all'accordo con la 'hospitality company' Legends, e' sul ritorno al lavoro in presenza nell'area di Wall Street e sulla ripresa del turismo. La storia di Century 21 e' legata a doppio filo con la famiglia dei fondatori. Samuel "Sonny" Gindi era un ebreo siriano rimasto orfano bambino e che a soli 14 anni aveva aperto il suo primo negozio al dettaglio.
Il primo Century 21, fondato con il fratello Al, era sulla 86esima strada di Bay Ridge, il quartiere di Brooklyn dove e' ambientato "La Febbre del Sabato Sera". Venne poi quello su Cortlandt Street, diventato negli anni la flagship citata da Sarah Jessica Parker in "Sex and the City" come "l'aspetto migliore del jury duty": il paradiso delle Manolo discount era a pochi passi dalla sede dei tribunali di Manhattan.
Century 21, il department store delle firme a prezzo scontato, riapre la flagship a Ground Zero
Mecca discount a NY era andata in bancarotta durante il Covid
- di Alessandra Baldini
- NEW YORK
- 20 maggio 2022
- 22:54