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Estate, mare, barca. Non sono “parolacce", il glossario dei marinai

Estate, mare, barca. Non sono “parolacce", il glossario dei marinai

Il linguaggio dei pirati è nella lingua di tutti i giorni

11 agosto 2021, 18:41

Redazione ANSA

ANSACheck

Tuffi di amici dalla barca foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tuffi di amici dalla barca foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA
Tuffi di amici dalla barca foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Non sono “parolacce”. Il linguaggio dei marinai è spesso molto colorito e sentire alcune espressioni per la prima volta può portare a grandi risate, ma ecco un glossario con i termini nautici da conoscere :
Cazzare la randa: i neofiti possono stare tranquilli, nessuna lavata di capo in vista; significa semplicemente issare (tirare su) la vela centrale.
Tirare dentro la mutanda: indica l’atto di spostare manualmente il fiocco (la vela che sta a prua) quando rimane bloccata sulla battagliola (la ringhiera della nave).
Legarsi al corpo morto: niente omicidi in mare aperto, si tratta di un oggetto pesante sul fondo del mare a cui ancorare la nave.
Batticulo all’ormeggio: sono cime di ormeggio che tengono ferma la barca, note anche come “spring”.
Mollare il pappafico: significa adeguarsi ad un’andatura più lenta, un’espressione che è entrata anche nel linguaggio comune a indicare il rassegnarsi agli eventi.
Fare una strambata: è un cambio involontario dell’andatura della barca (un’abbattuta involontaria), dovuta a un errore del timoniere o a un salto di vento.
Regolare il patarazzo: ingrassare o appiattire le vele per aumentare la curva che deve percorrere l'aria passandoci all’interno, aumentando quindi la spinta prodotta.

I termini per sapere dove si sta andando
Cambio di mura: il passaggio del vento da una parte all’altra dell'imbarcatura. Può avvenire controvento, prendendo il nome di virata, oppure a favore di vento e in tal caso si chiama abbattuta.
Salto di vento: improvviso cambiamento direzionale del vento.
Orzare e Poggiare: semplificando, quando si orza si gira controvento, quando si poggia si gira a favore di vento.


Talk like a Pirate: il linguaggio dei pirati nella lingua di tutti i giorn
Come un vecchio messaggio in bottiglia, alcune delle espressioni utilizzate in passato dai marinai sono arrivate ai giorni nostri e vengono tutt’ora utilizzate nella lingua inglese. Il gergo tecnico è entrato a pieno diritto far parte del linguaggio quotidiano, come spiegato dagli specialisti della app Babbel.
Pipe down: significa “chiudere il becco”, era il suono che indicava alla ciurma di smettere di fare baldoria e andare a dormire.
Slush fund: significa “fondo nero” e indica il denaro tenuto da parte per scopi illegali. Durante il 1700, era l’incasso ottenuto dalla vendita del grasso di scarto una volta che la nave tornava in porto. Il ricavato veniva poi usato per comprare oggetti speciali per l'equipaggio.
Toe the line: significa “rigare dritto” per riferirsi all'accettare e obbedire all'autorità di una specifica persona. Veniva usata sulle navi quando un capitano chiamava l'equipaggio a riunirsi in linea retta con le dita dei piedi che incontravano il bordo di una delle tavole del ponte.
Showing true colors: il significato attuale “rivelarsi per come si è veramente” deriva dalla frase opposta “false colours”, riferita a una nave che navigava sotto una bandiera non sua, uno stratagemma spesso usato in guerra.
Loose cannon: un cannone che si era spostato dalla propria posizione ideale, rischiando di causare danni alla nave o all’equipaggio. Oggi il termine indica una persona imprevedibile o incontrollata che può causare danni involontari, una parola usata specialmente nel gergo del poker.
To know the ropes: “conoscere le cime” era una qualità fondamentale sui velieri, tanto da diventare una figura retorica usata per indicare l’esperienza accumulata da un marinaio. Ancora oggi la frase indica il saper padroneggiare perfettamente una certa attività.
Le vacanze in mare, complice la pandemia, paiono essere uno dei trend dell’estate, almeno considerando il buzz generato in rete. Anche secondo Charteritaly, motore di ricerca comparato specializzato nel noleggio di imbarcazioni, già a marzo scorso le richieste erano triplicate rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un’esperienza che unisce il brivido dell’avventura e dell’esplorazione a giornate di relax da trascorrere in totale sicurezza. Il mondo della navigazione è molto variegato, e, ad ogni esigenza, corrisponde una tipologia diversa di barca. Mentre i più avventurosi potrebbero preferire la libertà e la sostenibilità della barca a vela, una piccola famiglia potrebbe scegliere un mezzo più turistico e tranquillo come una barca o un gommone a motore così si può andare dalla Costiera Amalfitana in barca a vela alla Sardegna del Sud in yacht, dalla Toscana in gommone alla Sicilia in catamarano.

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