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Inger Nilsson, Pippi Calzelunghe è ancora un modello per le bambine di oggi

Inger Nilsson, Pippi Calzelunghe è ancora un modello per le bambine di oggi

75 anni dal libro di Adrid Lindgren, 50 anni dalla serie sulla Rai festeggiati da DeAJunior

ROMA, 02 settembre 2020, 18:03

di Marzia Apice

ANSACheck

TV: NILSSON, PIPPI CALZELUNGHE � ANCORA UN MODELLO © ANSA/EPA

TV: NILSSON, PIPPI CALZELUNGHE � ANCORA UN MODELLO © ANSA/EPA
TV: NILSSON, PIPPI CALZELUNGHE � ANCORA UN MODELLO © ANSA/EPA

"A una ragazza di oggi Pippi Calzelunghe direbbe di essere se stessa, di vestirsi come le pare e di non fare come gli altri se non ne è sicura. Quando uscì il libro di Astrid Lindgren, e la stessa cosa accadde con la serie tv, alcuni non ritennero questo personaggio adatto ai bambini. Ma per me lei resta un modello positivo". Basta guardarla bene e si ritrovano sul suo bel viso maturo le tracce di quel volto birichino, con le treccine color rosso carota lasciate a mezz'aria e le lentiggini, che tanto ha appassionato bambini e adulti in tutto il mondo: Inger Nilsson, l'attrice che da ragazzina ha interpretato Pippi Calzelunghe nella serie tv anni '70, è ancora legata a doppio filo a questo personaggio, come se il tempo non fosse passato. Con il documentario "Ecco sono qui - In viaggio alla scoperta di Pippi Calzelunghe", realizzato nel 2010 a Stoccolma, Nilsson sarà in onda su DeAJunior (Sky, 623) il 5 settembre alle 13.05 nel corso di un weekend importante, durante il quale il canale per ragazzi e genitori del gruppo De Agostini Editore festeggerà con il pubblico i 75 anni dall'uscita del libro di Astrid Lindgren e i 50 anni dalla prima messa in onda Rai della celebre serie con una programmazione ad hoc.
"Tutti vorrebbero essere come Pippi e, sebbene mi sorprenda il successo che ancora oggi riscuote, credo che ciò che la rende universale sia il suo essere gentile, il fatto di usare la fantasia e di fare quello che vuole", dice in un'intervista all'ANSA l'attrice svedese, che ammette di non riuscire a immaginare questo personaggio "da adulta. Per me resta sempre una bambina di 10 anni, ma credo abbia forse elementi che la accomunano a Greta Thunberg. Ha le trecce come lei, è svedese e lotta per le cose che ritiene giuste senza aver paura. Tuttavia Astrid Lindgren ha sempre dichiarato che con Pippi voleva solo divertire e intrattenere il pubblico, senza dare alla storia troppi ulteriori significati. L'autrice veniva sempre sul set, anche quando giravamo all'estero, a Barbados e Dubrovnik. Era una persona fantastica e ti faceva sentire speciale, al centro dell'universo. Siamo sempre rimaste in contatto finché è vissuta". Pippi Calzelunghe è stata mai per lei una prigione? "Quando ho iniziato a lavorare come attrice non è stato facile, perché ogni regista diceva che il pubblico mi avrebbe sempre associata a Pippi. Ma ogni attore ha le sue difficoltà: io forse ho dovuto lottare un po' di più per dimostrare che potevo fare altro", spiega. Anche il successo che l'ha travolta da giovanissima a volte è stato "noioso, perché avevo la casa assediata da tanta gente e dai giornalisti, ma poi mi sono abituata. Ci tengo a separare la vita privata da quella professionale. In fondo però la popolarità è l'unica vita che conosco".
Lontana per carattere dalla terribile bambina che ne combinava di tutti i colori insieme al cavallo a pois Zietto, la scimmietta seduta sulla spalla di nome Signor Nilsson e i vicini di casa, Tommy e Annika ("mai stata simile a Pippi - dice - casomai ero più come Annika, timida e sempre attaccata alla mamma"), l'attrice afferma di essere "orgogliosa di aver fatto conoscere la Svezia attraverso questo personaggio". Con la sua storia fantastica eppure radicata nella realtà, la sua forza sovrumana e l'allegria contagiosa, le sue scarpe lunghissime e i vestiti strambi, Pippilotta Pasanella Tapparella Succiamenta Calzelunghe, questo il nome completo di Pippi, ha dapprima conquistato la Svezia, dove "nessuno dubitava che la serie avesse successo ma di certo è stata superata ogni aspettativa", poi tutto il mondo. In poco tempo questa bambina senza genitori né regole è diventata un fenomeno globale, trasformandosi in musical, cartone animato, fumetto e in varie trasposizioni cinematografiche per il piccolo e il grande schermo. E la fama, di Pippi e di Inger Nilsson, è arrivata anche in Italia, "Paese che amo molto", dice l'attrice, "voi italiani siete molto spontanei, talmente tanto che spesso urlate. Mi sono divertita moltissimo anche quando ho partecipato ad alcune trasmissioni televisive italiane". Lei si divide tra teatro e tv: quali sono i suoi progetti per il futuro? "Tra un paio di settimane però dovrò riprendere a girare una serie poliziesca in cui interpreto il ruolo di una anatomopatologa - racconta - Giriamo a Gotland, la stessa isola dove realizzammo Pippi Calzelunghe".

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