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Società & Diritti

Dal design alla moda e al cibo, tutto quello che fa tendenza nel 2021

Report Trend Hunter, Benessere e distanziamento, la tecnologia in soccorso

Nel centro storico di Lodi le 'Serre Artistiche', tavoli dove mangiare in sicurezza con alle pareti opere d'arte © Ansa
  • di Alessandra Magliaro
  • 12 gennaio 2021
  • 11:53

L'individuazione delle tendenze che vale sempre, non ha scadenza, è proprio un anelito verso il futuro e il cambiamento, si nutre di curiosità e di sguardo aperto, ha il suo picco all'inizio di ogni anno quando tutte le società internazionali che si occupano di trend tirano le somme delle loro ricerche per individuare i macrofiloni in cui nei diversi settori si sta andando, spesso innovando. E' un esercizio interessante, non tutto si realizza di qui a pochi mesi anche se esempi già esistono ma si ha a che fare con una bussola per il nuovo, fa capire in sostanza dove ci si sta muovendo e ti fa avere le antenne pronte a captare le novità. Il motore di tutto è lo stare meglio: le tendenze, su qualunque tema, sono sempre nella direzione del miglioramento, dunque è sempre rassicurante sapere che da qualche parte si lavora perchè si vada verso il benessere. E la maggior parte delle volte tutto è trainato dalla tecnologia.
Tra i tanti report ecco alcuni spunti dalla fonte americana Trend Hunter su dove si sta andando. La pandemia c'entra? Ovviamente si perchè il 2020 è stato uno spartiacque decisivo su moltissimi campi, dal design alla moda. 
Il vaccino nel corso dell'anno arriverà a tutti ma questa fase, tra chi lo avrà prossimamente e chi tra parecchi mesi, ci vedrà tutti alle prese ancora con la paura di interagire con gli altri come prima della pandemia: il design sta lavorando moltissimo su questo studiando modi di farci stare vicini in sicurezza e allo stesso tempo distanti: è nato il Design Distancing.
Le cupole geodetiche trasparenti aiuteranno per cenare al ristorante isolando i clienti, ad esempio, così come si stanno brevettando dei dispositivi indossabili che segnalano la distanza di sicurezza con gli altri, che siano colleghi di lavoro o clienti di un supermercato, o vicini in metropolitana, un alert per ricordarci di stare alla giusta distanza. Alcune aziende hanno studiato dei gadget portabili che sono apriporta, moschettoni per il carrello del supermercato che servono ad evitare di entrare in contatto con i batteri delle superfici pubbliche. I creativi nel mondo, Italia compresa, stanno poi lanciando segnaletiche accattivanti e artistiche per ricordare alle persone di distanziarsi fisicamente, una sorta di installazioni molto adatte ai target più giovani, anche ad esempio nei parchi pubblici, a New York già ne esiste uno.
La moda, uno dei settori più colpiti nel 2020, tra le varie innovazioni sta studiando abiti con mascherine integrate, le magliette SafeTee ad esempio con un collo alto che arriva a coprire fino al naso. Non solo: è in grande sviluppo anche la tecnologia di materiali, come i tessuti dei capispalla, anti batterici vere e proprie giacche antimicrobi auto igienizzanti, come la giacca JUST 5 dotata di Tecnologia Viroblock.
Tante novità riguardano aiuti alla società: servizi rivolti a chi è solo, agli anziani, e una mai vista quantità di progetti sull'inclusione. C'è ad esempio la app Lyf che è arrivata ad essere il più grande gruppo virtuale al mondo di supporto per chi è solo ora che a causa della pandemia la socializzazione è di fatto impedita e l'isolamento delle persone un vero e proprio pericolo per la salute mentale .
Si lavora molto in particolare per la quotidianità degli anziani con assistenti vocali di supporto per senior, con MobileHelp e LifePod mentre VitalBand è una specie di orologio per il rilevamento delle cadute per anziani, anti panico, immediatamente attiva una chiamata di emergenza. Del resto i sistemi di monitoraggio da remoto sono in pieno boom anche nel settore sanitario per aumentare la sicurezza di medici e pazienti.
Ancora per anziani esiste LifeCrates un'organizzazione senza scopo di lucro che supporta gli anziani a basso reddito, mentre in America varie catene hanno lanciato iniziative ad hoc come orari di acquisto specifici per anziani in cui il supermercato è a loro riservato e con supporto di addetti in aiuto per acquisti e consegna di generi alimentari, un'idea che potrebbe essere facilmente importata anche in Italia per aiutare a mantenere questo gruppo demografico al sicuro.
La pandemia ha provocato in tutti noi un adattamento ad un nuovo stile di vita, è stato ed è difficile per persone di tutte le età , per le generazioni più anziane ancora di più essendo tra l'altro le più fragili di fronte al virus. Ecco così che in diversi paesi sono lanciate piattaforme di storytelling a distanza per loro e accompagnarli alla buonanotte, come pure servizi radio specifici come la californiana Radio Decliner, che si definisce 'pirata' e propone colonne sonore vintage, karaoke via zoom di classici della canzone, dj ottuagenari
E' interessante quello che ruota intorno alla cosiddetta skin hunger, fame di contatto fisico: in fase sperimentale ci sono dispositivi esperienziali che stimolano l'abbraccio, dei piccoli robot, mentre su internet già si trova - era uno dei regali più originali per natale, la coperta ponderata che con il suo peso conforta e allevia lo stress
C'è un numero crescente di anziani Lgbtq: ci sono progetti di residence , anzi villaggi veri e propri come l'elegante Living Out a Palm Springs dove invecchiare in comunità senza pericoli di razzismo e pregiudizi o Tonic Living a Londra. Questo aggiornamento sociale è cruciale per una società inclusiva come pure è in crescita in America sulla scia del movimento 'Black Lives Matter' il sostegno concreto alla comunità nera scegliendo aziende e negozi afro al posto di andare in rivenditori tradizionali un modo per votare/protestare con il portafoglio. e ci sono app dedicate.
Per il sostegno di prossimità invece è in piena diffusione in Italia e nel mondo la spesa sospesa, il caffè sospeso, il pagamento sospeso di ogni genere sia nei negozi che on line con i cosiddetti salvadanai virtuali che aiutano persone in difficoltà o cause della comunità, un modo semplice per fare una beneficenza concreta ancora protagonista nel 2021
Su altri argomenti più leggeri tra le tendenze nel 2021 si andrà verso gli abbonamenti in sharing: poiché i consumatori trascorrono più tempo a utilizzare i contenuti su una pletora di servizi di streaming, molti considerano questi servizi un bene condiviso piuttosto che una risorsa di un solo proprietario, in particolare i giovani sono cresciuti con un accesso senza precedenti allo streaming gratuito e alla condivisione di file di massa. Di conseguenza, i marchi stanno potenziando questa sharing economy con piattaforme che soddisfano il desiderio del consumatore di condividere in sicurezza l'accesso ai beni digitali. Spotify ha lanciato ad esempio la sua funzione Premium Duo.
Ci sono poi i Virtual Bar per socializzare come una volta: si tratta di esperienze di bar immersivi ideati da brand come il "My Bar" di Budweiser ,
altra novità sono i Bar a bassa gradazione alcolica che danno la priorità alle bevande analcoliche, a cocktail con poco alcool o healthy attirando i consumatori di Gen Z, persino pub convertiti come il The Clean Vic di Sainsbury's o il super trendy Shaman, il primo 'nolo', ossia bar no o low alcool di Londra ad Aldgate.
Tantissimo si sta facendo sul tema ambiente, impronta ambientale, responsabilità ambientale delle aziende: non c'è settore che non abbia iniziative su questo. Cito ad esempio il packaging micellare del food delivery realizzato con una compostabile fibra tratta dai funghi, come pure dal caffè, penso agli arredi biodegradabili (un esempio è l'elegantissimo cafè a Mumbai, Cardboard café, tutto realizzato completamente in cartone: dalle pareti alle sedute, dai tavoli ai paralumi delle lampade) ai pavimenti eco come il "Coral" realizzato riutilizzando reti da pesca e bottiglie di plastica.
Questa parzialissima carrellata sul 2021 si conclude tornando indietro nel passato, precisamente al cosiddetto modello lattaio di cui finalmente si parla: nell'era del delivery anything, dal cibo preparato nelle dark kitchen dei ristoranti alla spesa del supermercato, tanti marchi e catene stanno lanciando sistemi di consegna circolari che si ispirano al tradizionale "modello lattaio" nel tentativo di risparmiare materiali e ridurre gli sprechi. Queste consegne includono prodotti per l'igiene, cibo e alcol: in pratica alla consegna restituisci il vuoto in cambio del pieno: 6 bottiglie di vino in cambio di 6 vuote, e così via evitando smistamento improprio in discarica e riutilizzando, grazie a packaging essenzialmente di vetro, ogni cosa. Sarebbe un facile bel traguardo evitando i pericoli della plastica monouso e favorendo lo sviluppo di quel movimento zero waste che in tutto il mondo vede sempre più persone consapevoli aderire: del resto basta porre attenzione alla spazzatura che tutti noi produciamo in casa: bottiglie, scatole, lattine oltre a rifiuti umidi e indifferenziati. E' sempre troppa e anche se lo smaltimento è corretto, la quantità dei rifiuti che produciamo è esagerata.

  • di Alessandra Magliaro
  • 12 gennaio 2021
  • 11:53

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