Ha voluto chiamare la sua nuova
collezione Odi et amo "perché sono gli estremi e - dice Marco
Rambaldi - dobbiamo stare alla larga dall'indifferenza,
soprattutto in questo momento storico per quello che andremo a
vivere". Per questo il giovane stilista ritiene importante
"parlare di diritti mandando in passerella persone vere con le
loro storie senza legami di etnia, genere e religione".
Nel cast super inclusivo, come sempre nelle sfilate di Marco
Rambaldi, ragazze di ogni taglia, provenienza, età e
orientamento sessuale. "La mia generazione - osserva - è stanca
di ciò che succede e di giustificarsi sempre in questo momento
storico si rischia di fare passi indietro nei diritti la libertà
va difesa ogni giorno quella per le donne, per la comunità lgbt,
per gli ultimi".
Proprio gli ultimi erano al centro del lavoro della grande
fotografa Letizia Battaglia, che è stata di ispirazione per la
proposta per la prossima primavera-estate, portata in passerella
all'aperto, nel Parco del Portello, con il pubblico seduto sulla
panchina più lunga del mondo.
Tra le proposte, i capi all'uncinetto che sono la firma di
Rambaldi, insieme ad abiti in jersey cut out e tubini con
telefonini incorporati.
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