"L'obiettivo principale è quello di sviluppare l'internazionalità del nostro brand". Sergio Cravero, chief marketing officer del Gruppo Lavazza, spiega così la partnership con la Juventus, di cui l'azienda diventa Official coffee a livello globale. Un accordo pluriennale, che coinvolge la prima squadra maschile e quella femminile, che guarda con particolare interesse l'Asia - per Lavazza un mercato importante - dove i campioni d'Italia vantano 170 milioni di sostenitori.
"Dal punto di vista del marketing e della comunicazione - spiega Cravero - Lavazza lavora da tempo su quattro asset. C'è la sostenibilità, la parte relativa agli chef, la cultura e, appunto, lo sport, un mondo estremamente interessante, che ci consente di avere accesso a un pubblico trasversale di appassionati".
Lavazza diventa dunque "il caffè della Juventus": "saremo presenti allo stadio, quando sarà riaperto, in tutti i bar, nelle lounge e negli 'Sky box' - spiega ancora Cravero - e il marchio avrà visibilità in campo, durante le partite di serie A e di Coppa Italia, e in tutto il 'villaggio' Juventus', dal museo al ristorante". L'annuncio dell'accordo alla Centrale della Nuvola, l'area eventi del moderno headquarter Lavazza nel centro di Torino. In platea anche i vicepresidente Giuseppe e Marco Lavazza, tifosi della Juventus, che con il suo nuovo quartier generale alla Continassa ha fatto una operazione analoga a quella dell'azienda del caffè nel quartiere Aurora.
"Stiamo parlando di due aziende profondamente torinesi, che hanno investito sulla Città. Due aziende con profonde radici torinesi, ma successo internazionale", conclude Cravero ricordando le partnership per il mercato inglese che Lavazza ha stretto negli scorsi anni con Arsenal e Liverpool. "Con quest'ultimo club l'intesa è del 2018, e sappiamo com'è andata a finire quella stagione per gli inglesi....", ovvero con la vittoria della Champions League. Un precedente che alla Lavazza sperano sia di buon auspicio per la Juventus.
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Lavazza