Con "un fatturato globale di 12 miliardi, che raggiunge i 33 se si considera l'intero sistema economico di filiera, l'industria cosmetica italiana è un orgoglio ancor prima che un'eccellenza del Made in Italy, sia sul mercato interno che su quello internazionale". Lo ha voluto sottolineare il sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico Alessia Morani, nel suo messaggio all'assemblea pubblica 'Un'industria che fa bene al Paese. La resilienza del comparto cosmetico nazionale: un nuovo paradigma per il rilancio del settore' organizzata da Cosmetica Italia.
"Durante l'emergenza - ha ricordato Morani - la filiera della cosmetica è rimasta attiva per garantire la fornitura di beni essenziali relativi all'igiene personale e alla cura della persona", mentre numerose imprese "hanno attivato rapidamente processi di conversione della produzione per avviare la fabbricazione di prodotti cosmetici fondamentali in fase di emergenza per il contrasto dei contagi, come gel e detergenti igienizzati".
Nei mesi più duri della pandemia, i 130 mila saloni dedicati al benessere, che danno lavoro a oltre 260 mila addetti, "hanno sofferto in modo particolare il periodo di chiusura forzata e sono ancora condizionate dalla lenta ripresa delle frequentazioni, ma la resilienza degli operatori per una pronta riapertura in sicurezza non è passata inosservata complice la loro grande attenzione all'igiene e alla sicurezza. Adesso - ha aggiunto Morani - è il momento di guardare avanti, consapevoli però che i prossimi mesi saranno ancora difficili e ci vorrà del tempo per tornare alla normalità visto anche gli ultimi trend di crescita del virus. Non possiamo abbassare la guardia ed è fondamentale lavorare alla ripresa".
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COSMETICA ITALIA