ANSAcom - In collaborazione con
Cosmetica Italia
Agli italiani i prodotti di bellezza piacciono naturali, biologici e amici dell'ambiente, tanto che nel 2022 i consumi di questa categoria di cosmetici ha toccato quota 2.893 milioni di euro, +9% rispetto all'anno precedente. Oggi è green il 25% di tutti i cosmetici presenti sugli scaffali dei negozi e il trend è destinato a crescere, se è vero che che nel 2022 i lanci dei prodotti di questa categoria sono saliti al 62% del totale di tutti i nuovi prodotti messi in commercio nell'anno. Nel 2019 erano il 57%. Di questi lanci il 32,6% vanta caratteristiche di naturalità e il 67,4% di sostenibilità, ma spesso queste voci si uniscono insieme nello stesso prodotto.
I prodotti green dilagano, ma quanto sono davvero naturali e sostenibili un prodotto beauty o un marchio cosmetico? Di trend, regole e certificazioni hanno discusso oggi gli esperti dell'associazione nazionale delle imprese Cosmetica Italia al Cosmofarma Exhibition, in corso alla fiera di Bologna fino al 7 maggio.
Ha precisato Gian Andrea Positano, responsabile centro studi di Cosmetica Italia al convegno dedicato all'evoluzione dei prodotti naturali e sostenibili: "I cosmetici a connotazione naturale non sono più solo in erboristeria. Il 43,9% è venduto nei supermercati, l'11,6% nelle profumerie e il 10,7% nelle farmacie. In queste ultime il dato crescerà perché i consumatori le scelgono per avere prodotti di qualità, affini alla pelle e quindi più naturali e bio".
"Un prodotto naturale e biologico, però, non è automaticamente sostenibile, - ha sottolineato Positano - La connotazione naturale segue protocolli di organismi specializzati privati e la conformità allo standard internazionale ISO 16128, mentre la sostenibilità indica azioni più complesse intraprese dalle imprese e include le diverse fasi dei processi produttivi, come ad esempio l'immissione di CO2, la riduzione dell'uso di acqua, la gestione dei rifiuti e il risparmio energetico. Include anche le caratteristiche del packaging, come la riduzione del materiale e l'uso di confezioni riciclate, riciclabili e biodegradabili. Inoltre la gestione della filiera, come l'approvvigionamento delle materie prime, il trasporto e la logistica, l'impronta ambientale e la certificazione di prodotto come l'ecolabel, il nordic swan e il blue angel. Infine le certificazioni corporate (Iso 14001, B Corp eccetera), la relazione del bilancio di sostenibilità ed eventuali premi e riconoscimenti internazionali".
L'associazione ha infine annunciato che, a partire dal 2024, i bilanci di sostenibilità ambientale saranno obbligatori per il comparto industriale della cosmetica per essere classificati ai fini finanziari ed economici bancari del sistema creditizio. Prima le società con oltre 150mila euro di fatturato e, dal 2026, seguiranno anche le medie e piccole imprese. Tra regolamenti e marketing il green è destinato a crescere ancora.
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