Un raid notturno a Magomadas
(Oristano) ha distrutto il vigneto di Franco Sechi, presidente
di Ambiente Planargia, il comitato locale che si batte contro la
localizzazione nel territorio della società Geco Srl che tratta
i fanghi reflui. Più di 300 i ceppi di piante tagliati. E' il
secondo attentato nei confronti di Sechi, a cui nel giugno
scorso erano state forate le ruote dell'auto. Sul posto i
Carabinieri della stazione di Bosa e della Compagnia di Macomer
al comando del maggiore Giuseppe Castrucci che hanno avviato le
indagini.
Non si placa il clima di tensione nel territorio: nel dicembre
scorso erano stati incendiati gli impianti della società nei
confronti della quale sono stati presentati esposti alla Procura
di Oristano, dal Consorzio della Malvasia, da cittadini e da
alcune associazioni ambientaliste. Denunce che hanno portato al
sequestro preventivo degli impianti della Geco e al parziale
dissequestro pochi giorni fa, in accoglimento della richiesta
dei legali dell'azienda. "Abbiamo sempre operato nella
regolarità - aveva detto in quell'occasione Bonifacio Angius,
uno dei soci della Geco - Ci teniamo a ribadire che trattiamo
fanghi per produrre ammendanti e non c'è alcuno sversamento dei
rifiuti".
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