"La chiusura prolungata delle scuole
è una ferita per tutto il paese. Nonostante l'impegno profuso
dai docenti con grande senso civico, il ricorso obbligato ed
esclusivo alla didattica a distanza si rivela una condizione
innaturale, nella quale si accentuano squilibri e disuguaglianze
e viene meno la dimensione indispensabile delle relazioni
sociali dirette, essenziali e fondative di una comunità
educante. Questa la ragione fondamentale per cui è necessario
che la scuola riapra quanto prima le sue porte a milioni di
alunne e alunni, di studenti e studentesse: non solo ne hanno
diritto, ma ne esprimono un bisogno insopprimibile". Lo scrivono
in una sorta di lettera aperta al Paese, "Fare scuola insieme",
Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda.
Per riaprire in sicurezza, secondo i sindacati, servono una
serie di elementi: spazi adeguati e sicuri, anche in termini di
presidi sanitari stabili; potenziamento delle risorse
professionali: più docenti per gestire gruppi classe meno
affollati, più collaboratori per le accresciute esigenze di
pulizia, igiene, vigilanza; risorse per la formazione di tutto
il personale; stabilità del lavoro per garantire la continuità
didattica e un'efficace gestione degli uffici di segreteria
insegnanti specializzati per agire efficacemente su disabilità e
fragilità educativa; efficace supporto alle innovazioni
metodologico-didattiche aggiornando e rinnovando i processi
amministrativi e gestionali. "Più che negli anni precedenti, si
pone l'esigenza di assicurare un ordinato avvio dell'anno
scolastico: ciò significa avere al 1° di settembre tutto il
personale docente, ATA e dirigente pronto ad assumere servizio
in modo certo e stabile. La precarietà del lavoro ha raggiunto
nel tempo dimensioni troppo estese, che le difficoltà del
momento rendono del tutto insostenibili. Va colta invece
l'occasione per valorizzare opportunamente la consistente
esperienza professionale maturata nel tempo, che può rivelarsi
risorsa preziosa su cui puntare, dando stabilità al lavoro e
certezza di risorse alle istituzioni scolastiche. Non è il
momento degli arroccamenti e delle dispute ideologiche, è il
momento del coraggio, della responsabilità e del buon senso",
concludono le cinque sigle sindacali della scuola.
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