"Finalmente Bianchi, dopo mesi di
richieste da parte nostra lasciate inevase, ha fornito alcuni
dati che, però, si limitano alle percentuali e danno un'idea
riduttiva del reale disagio che le scuole stanno vivendo". Così
Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli
Insegnanti, commenta i numeri forniti dal ministro
dell'Istruzione Patrizio Bianchi, durante l'audizione in VII
Commissione alla Camera.
"Comunque, le percentuali regionali non sono confrontabili,
considerata l'enorme differenza di popolazione studentesca fra i
vari territori. Per esempio, il dato del 4,9% di classi in DAD e
quarantena relativo alla Campania è del tutto fuorviante, dal
momento che un centinaio di sindaci ha emanato ordinanze di
chiusura delle scuole dopo la pausa natalizia. Stesso discorso
vale per la Sicilia (4,4%) e la Calabria (2,9%). Non si
spiegherebbe altrimenti la differenza tra queste regioni e, per
esempio, la Lombardia".
"Vogliamo comunque ricordare al ministro - sottolinea Di Meglio
- che i sindacati, per legge e per contratto, hanno titolo ad
accedere alle informazioni che riguardano la sicurezza nei
luoghi di lavoro. Sarebbe stato, dunque, opportuno che viale
Trastevere avesse condiviso questi dati sistematicamente ogni
settimana dopo averli ricevuti dalle scuole che li comunicano
ogni martedì".
E, sempre in tema di sicurezza, il coordinatore nazionale della
Gilda conclude con un riferimento alle "mascherine mutande del
tutto inutili di cui le scuole sono state inondante e che
occupano le già scarse aule scolastiche, mentre soltanto in
queste ore iniziano ad arrivare in alcuni istituti le Ffp2".
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