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Scuola: Flc Cgil, su rientro ministro non risponde, è grave

Scuola: Flc Cgil, su rientro ministro non risponde, è grave

Il sindacato, "silenzio inaccettabile"

ROMA, 04 gennaio 2022, 19:57

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Credevamo che al centro della discussione odierna ci sarebbe stato il tema della recrudescenza del virus e della riapertura delle scuole e invece, di fronte a una situazione grave che impone misure tempestive e indicazioni chiare, il ministro si è sottratto al dibattito su questi temi e sollecitato sui contenuti della riunione svoltasi col Presidente del Consiglio su rientro in classe e regole per i contagi ha risposto, con nostro grande stupore, che non è tenuto a riportarne i contenuti". Così la Flc Cgil che giudica "la scelta molto grave visto che governo e ministero fin ad oggi non hanno messo in campo nessuna adeguata strategia per contrastare l'espandersi prevedibile del contagio nelle scuole. Anzi, con l'eliminazione dell'obbligo del distanziamento di almeno un metro e il reiterato rifiuto di stanziare le risorse necessarie per realizzare lo sdoppiamento delle classi, hanno smentito la retorica sulla centralità della scuola per lo sviluppo del Paese e hanno dimostrato di considerare i risparmi sulla scuola più importanti della salute e sicurezza di chi vi opera quotidianamente.
    Ora il rientro in classe è alle porte e il ministro non ritiene di dover dare informazioni alle organizzazioni che rappresentano le lavoratrici e i lavoratori della scuola. Ciò è inaccettabile.
    Sulla riapertura la Cgil ha detto cose chiare in un documento già reso pubblico.
    Riteniamo necessario attivare immediatamente un confronto sulla sicurezza e sulla tutela della salute contro il Covid 19 per individuare una seria azione di contrasto alla pandemia, contemperando la tutela della salute con il diritto all'istruzione e valutando, congiuntamente con il ministero della Salute, le misure più idonee sulla base dei dati reali del contagio nelle scuole. Dati che il governo, fino ad ora, non ci ha mai fornito".
    "Se la scuola riapre senza un cambio di rotta si rischia il disastro, occorrono screening e tamponi, come stabilito già nel Protocollo per la Sicurezza. Per noi la mobilitazione continua, è ora che sulla scuola ci sia davvero una svolta", conclude il sindacato.
   

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