Lavorare nella cooperazione
internazionale con competenza. Un obiettivo che per gli
aspiranti giovani cooperanti unisce motivazioni etiche per
l'affermazione di diritti umani e sociali a competenza
professionale per realizzare progetti efficaci per lo sviluppo
locale e contro la povertà. Per chi è interessato a trasformare
internazionale, è on line il Bando per accedere al Master
Universitario di Secondo Livello in Cooperazione e Sviluppo
all'Università di Pavia per l'anno 2020/20121. Il corso di
studi, alla 24/a edizione, si svolge presso l'Università di
Pavia e l'Almo Collegio Borromeo, in partnership con tre Ong
italiane, CISP, COOPI, VIS. Le lezioni inizieranno il prossimo
novembre per la parte didattica; seguirà un tirocinio sul campo
(in Italia o all'estero) da luglio 2021 della durata da tre a
sei mesi. Il Master, aperto a 30 studenti italiani e stranieri,
si svolge in lingua inglese e offre una formazione accademica e
pratica di alta qualità per diventare professionisti nella
cooperazione internazionale. Il piano di studi affronta gli
aspetti economici, sociali e gestionali relativi alla materia.
"Questo Master, che nel 1997 ha fatto da apripista in Italia, -
commenta Maura Viezzoli, presidente del CISP (Comitato
Internazionale per lo sviluppo dei Popoli) - ha avuto la
capacità di aggiornarsi rispetto ai grandi cambiamenti in atto
nello scenario internazionale. Anche in questo senso, l'alleanza
fra mondo accademico e mondo delle ONG, tra accademia e
organizzazioni che lavorano sul campo nei paesi, si è confermata
fondamentale. Contributo fondamentale alla formazione degli
studenti è in particolare lo stage sul campo che permette loro
di confrontarsi con i problemi in concreto e di conoscere i
paesi e i partner locali. Non è un caso che circa l'80% dei
giovani che esce dal nostro Master riesce a inserirsi nel
settore per cui hanno studiato".
"Per noi Organizzazioni della Società Civile - prosegue
Viezzoli - è prioritario fare affidamento su operatori
adeguatamente formati, che uniscano una forte spinta
motivazionale con teoria e strumenti operativi. Non ci si
improvvisa cooperanti se si vuole fare bene questo lavoro. Si
tratta di veri e propri professionisti in grado di lavorare con
i partner locali per identificare i problemi e realizzare i
programmi che li possano affrontare, possedere competenze
amministrative e di sviluppo sociale, di relazione ed
interscambio, conoscenze dei luoghi in cui operano, abilità di
tipo diplomatico. Abbiamo di fronte sfide molto impegnative,
emergenze che non tollerano improvvisazione. La recente pandemia
lo ha insegnato come anche le riflessioni sulla sicurezza degli
operatori. Tutto ciò - conclude la presidente - ha come punto di
partenza la consapevolezza delle complessità da affrontare, per
cui servono competenza all'altezza".
Il termine per presentare domanda di iscrizione al Master è il
30 giugno 2020. Sono previsti incentivi economici e borse di
studio per studenti svantaggiati e meritevoli di ogni
nazionalità. Per informazioni sul Master
http://www.cooperationdevelopment.org. (ANSA)
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