Tre miliardi e trecento milioni
per la ripartenza della scuola. Uno schieramento di fondi mai
visto per preparare al meglio il ritorno in classe del 14
settembre che prevede aule con banchi singoli in nome del
distanziamento, arredi rinnovati, recupero di istituti dismessi,
lezione anche in cinema, musei e teatri, laddove gli spazi della
scuola non fossero sufficienti e per aumentare l'organico. La
ministra Lucia Azzolina, dopo che i dati diffusi dal Ministero
parlano di oltre il 55% per cento delle domande di mobilità dei
docenti accolte e di 8000 prof che si avvicineranno a casa, ora
promette "assunzioni da fare questa estate in vista della
ripresa di settembre". Sulla sicurezza delle scuole si muovono
anche i presidi che assieme ad enti locali e sindacati hanno
iniziato un monitoraggio degli istituti per cercare spazi
alternativi alle aule tradizionali che, a causa del
distanziamento, potranno ospitare meno studenti. E avvertono: il
20-30% degli istituti ha bisogno di ristrutturazioni e sarà
necessario fare ricorso a spazi esterni.
Intanto sulla 'nuova scuola' arrivano i soldi. E' la stessa
ministra Lucia Azzolina a fare i conti dei fondi: "Quando sono
arrivata al ministero ho chiesto di poter vedere i conti e i
soldi non spesi. Mi è stato detto che ero il primo ministro a
fare questa domanda. C'erano 800 milioni di euro del Programma
operativo nazionale del Ministero dell'Istruzione non spesi e
ora li stiamo spendendo. Quindi quel miliardo che si cercava in
realtà c'era già ma nessuno lo aveva visto. Quindi per settembre
abbiamo 2,5 miliardi, perché 1,5 lo avevamo messo nel decreto
rilancio e ora abbiamo un miliardo in più", a cui si sommano gli
800 milioni di euro. Totale, 3,3 miliardi". Da gennaio sono 4,6
i miliardi di euro a disposizione del dicastero, ai quali se ne
aggiunge uno derivante dallo sblocco dei cantieri edili e dai
fondi per il digitale.
Dunque i fondi serviranno anche ad implementare l'organico,
"soprattutto quello della scuola dell'infanzia perchè se si
dovranno tenere lezioni a piccoli gruppi di bambini - spiega
Azzolina - allora saranno necessari più docenti".
E al leader della Lega Matteo Salvini che teme per il rientro
in classe con barriere di plexiglass tanto da aver dichiarato di
non voler mandare per questo motivo la figlia a scuola, la
ministra fa chiarezza una volta per tutte: "E' una bufala e lo è
stata sempre, fin dal primo momento. Le Linee guida non ne
parlano da nessuna parte".
In tema rientro in sicurezza oggi il sottosegretario
all'istruzione Peppe De Cristofaro (LeU) sul suo profilo
facebook rilancia la proposta, già avanzata dal segretario del
Pd Nicola Zingaretti che l'ha adottata nel Lazio, "di test
seriologici a tutto il personale scolastico". "Significherebbe -
dice De Cristofaro - tutelare la salute non solo delle
lavoratrici e dei lavoratori, ma anche degli 8 milioni di
studenti e delle loro famiglie". Una proposta che è già
contenuta nelle linee del Comitato tecnico scientifico che parla
di "programmi di screening in ambito scolastico sia di un
programma coordinato di campionamento random o per classi di
operatori scolastici e studenti per l'analisi molecolare
d'identificazione dell'Rna di Sars Cov-2". Ma in questo caso
sarà con ogni probabilità il ministro per la Salute Speranza a
decidere.
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