Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Giù rischi salmonella se in campo c'è corretta cura ortaggi

Studio ricercatori Ateneo di Firenze su insidie consumo crudi

Redazione ANSA FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 19 AGO - Le corrette pratiche agronomiche per coltivare gli ortaggi in sicurezza per ridurre il rischio di infezione del batterio della salmonella quando vengono consumati crudi. Lo prevede uno studio dell'Università di Firenze, pubblicato su Food Control, rivista dell'International Union of food science and technology, l'organizzazione no-profit punto di riferimento del World health organization (Who) e della Food and agriculture organization of the United Nations (Fao). Lo studio, spiega una nota, illustra nove pratiche colturali per ridurre rischi di salmonella.

"Anche nella conduzione di un orto, lungo tutta la catena di produzione e raccolta, le verdure possono essere esposte in diversi modi alla contaminazione con batteri patogeni come la Salmonella - spiega il ricercatore Massimiliano Marvasi -. Il nostro studio ha fatto il punto sulla letteratura esistente, a cui la ricerca fiorentina in questi ultimi anni ha dato un grande contributo, soprattutto per quel che riguarda la biologia e la coltivazione del pomodoro". La sicurezza microbiologica dell'acqua e dei fertilizzanti organici come il compost è di primaria importanza per evitare il rischio di contaminazione, che può essere causato anche dalla presenza di feci depositate dagli animali (mammiferi, piccoli rettili, insetti…) o di resti degli animali stessi. Il rischio può essere maggiore per gli ortaggi coltivati a terra e lo studio dell'Ateneo fiorentino si è concentrato in particolar modo sulla coltivazione di peperoni, insalata e pomodori. "Il batterio contamina un ortaggio danneggiato superando lo strato esterno, è quindi necessario preservarne l'integrità in tutte le fasi - aggiunge Marvasi -.

La scelta delle varietà aiuta ma, fra le altre azioni, sono importanti anche la solarizzazione del suolo, l'uso di acqua pulita, fertilizzanti sicuri e una raccolta fatta con le condizioni di maturità dell'ortaggio opportune". (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA