(di Maria Grazia Marilotti)
(ANSA) - CAGLIARI, 24 MAG - "Non sarà il Wwf della
presidente, lavoreremo nel segno della collegialità, con tante
deleghe". Daniela Ducato, cagliaritana, imprenditrice celebre
per le sue innovazioni green, è la nuova presidente in Italia
dell'organizzazione internazionale non governativa di protezione
ambientale. Appena eletta, racconta all'ANSA la sua "sorpresa
nel vedere questo grande consenso di voti da tutto il Paese".
"Mi sono ritrovata dentro a qualcosa di non previsto - confessa
- Ho accettato grazie alla presenza nella squadra del Consiglio
nazionale di persone con alte competenze e eccellenze".
Il primo grazie va a Donatella Bianchi, a capo del Wwf per
otto anni. "Il nostro impegno - assicura - sarà nel segno della
continuità del suo operato, una donna che è e sarà guida
ineguagliabile". Il passaggio di consegne avverrà per tappe. Il
debutto ufficiale di Daniela Ducato, assieme alla presidente
uscente, è previsto domani a Roma in occasione
dell'inaugurazione di uno dei progetti dell'associazione con
Autostrade Italia, presente il ministro della Cultura Dario
Franceschini. Il 2 giugno, Festa della Repubblica, tappa al
Quirinale con il presidente Sergio Mattarella, che nel 2015
nominò Ducato Cavaliera della Repubblica per meriti ambientali.
Tanti altri i riconoscimenti internazionali, tra cui spiccano
miglior innovatrice green d' Europa nel settore eco-friendly e
miglior innovatrice italiana per la rivista americana Fortune.
Dal 2022 è presidente della Fondazione Territorio Italia.
Non nasconde la sua emozione per questo nuovo traguardo.
"Abbiamo bisogno più che mai di uno 'sguardo verde', evoluto,
multiplo, che parta dalla biodiversità umana - spiega - Solo
così possiamo guardare con nuovi occhi le abbondanze della
natura, talvolta invisibili o disprezzate". Ritrova nei ricordi
di infanzia e di gioventù le sue radici green. "Il mio
micromondo biodiverso inizia da mio padre - svela - coi nostri
piedi dentro la terra era come sentirci noi stesse, come le
cipolle, le rose, i fiori". Poi la prof Giuseppina Primavera:
"Ci portava a vedere i capperi che crescevano sul Bastione di
Cagliari e osservare coi loro occhi il mare". Tra gli incontri
fondamentali quelli con il giornalista e scrittore Giampaolo
Pansa "per il suo modo unico di esaltare i più piccoli dettagli
del paesaggio e restituire loro valore" e con sua moglie Adele
Grisendi, ideatrice di Tempomat, l'osservatorio delle banche del
tempo.
E ancora il presidente di Coldiretti Giovani in Sardegna,
Giovanni Frediano Mura, con "la sua capacità di farci ritrovare
anche le piante emarginate per trasformarle in oli essenziali e
molto altro". Un pensiero a Viviana Sirigu, ideatrice del pane
Kentos e delle farine selvatiche, nota per aver convertito
terreni abbandonati in coltivazioni di grano Cappelli bio. "E
poi i miei figli, Jacopo e Leonardo - segnala l'imprenditrice -
che sin da piccoli con le loro architetture bambine, come le
barchette che navigavano dentro pozzanghere di fango, mi hanno
'aiutata' allo stupore. A queste persone e a tante altre devo il
mio desiderio di trasformare ciò che normalmente si disprezza in
accoglienza. E da qui nasce l'architettura di pace, perché il
primo ettaro da coltivare è quello dentro di noi, da qui inizia
il rispetto per tutti gli altri paesaggi dell'anima. La
mortificazione e la sopraffazione sugli altri sono le stesse che
infliggiamo all'ambiente. Ecco perché il primo passo per amare
l'ambiente è amare il nostro prossimo". (ANSA).
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