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Ambiente: erosione coste cancella 9 ettari Riserva Sentina

Studio Enea, Cnr, Unicam, Ispra,servono interventi lungo periodo

Redazione ANSA ANCONA
(ANSA) - ANCONA, 02 FEB - Negli ultimi 20 anni l'erosione marina ha 'cancellato' circa nove ettari di superficie della Riserva della Sentina, nell'estremità sud-orientale delle Marche. Inoltre, fra il 1985 e il 2012 la superficie coperta da dune si è ridotta di oltre l'80%, pari ad una perdita di 40mila metri quadrati di habitat naturale. È quanto ha evidenziato uno studio pubblicato sulla rivista internazionale "Ocean & Coastal Management" da un team di ricercatori di Enea, Ispra, Cnr e Università di Camerino. Lo studio, disponibile online in modalità open access fino al 4 marzo 2021, ha analizzato le caratteristiche geomorfologiche e sedimentologiche dell'area costiera, individuando anche le dinamiche evolutive del sistema spiaggia-duna. Secondo i ricercatori al fenomeno dell'erosione costiera si aggiunge anche il fatto che il fiume Tronto non è più in grado di trasportare i quantitativi di sabbia necessari a mantenere in equilibrio il litorale marchigiano. La Riserva Naturale Regionale Sentina si sviluppa per circa 180 ettari nel territorio del Comune di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno): un paesaggio unico che alterna acqua, sabbia, zone umide retrodunali e praterie salmastre caratterizzato da una ricca flora, che nel resto del litorale adriatico sta scomparendo a causa dell'antropizzazione, con un importante ruolo per l'avifauna migratoria, è l'unica possibilità di sosta costiera tra le aree umide del delta del Po e del Gargano. La Sentina figura tra le 40 aree costiere italiane a rischio inondazione individuate dall'Enea nel 2019: secondo i ricercatori, in assenza di interventi di mitigazione e adattamento, entro il 2100 oltre 5.600 km quadrati, una superficie pari a una regione come la Liguria, e più di 385 km di aree costiere italiane rischiano di essere sommerse dal mare a causa del fenomeno dell'innalzamento del mar Mediterraneo provocato dal riscaldamento globale. Partendo dai risultati dello studio sulla Sentina, le autorità locali hanno iniziato a mettere in campo azioni per mitigare gli effetti dell'erosione attraverso il cosiddetto "ripascimento morbido", dragando i sedimenti dal porto di San Benedetto del Tronto. Ma secondo i ricercatori Alessio Acciarri, Carlo Bisci, Gino Cantalamessa e Giorgio di Pancrazio di Unicam, Federico Spagnoli ed Emiliana Valentini del Cnr, Matteo Conti di Ispra e Sergio Cappucci di Enea, serviranno interventi di lungo periodo per evitare che la zona umida sia invasa dal mare e vada persa per sempre. (ANSA).

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