(ANSA) - ALGHERO, 21 GEN - A sette anni dalla morte del
direttore d'orchestra Claudio Abbado, il 20 gennaio 2014, la
famiglia ne preserva la memoria celebrando un'altra sua passione
oltre la musica: la natura, cui ha dedicato impegno, energie e
risorse. Gli eredi Abbado hanno, infatti, firmato un accordo di
comodato d'uso gratuito con Legambiente per la gestione
dell'oasi naturale di proprietà del Maestro, otto ettari in un
suggestivo tratto della costa sarda: il Lazzaretto di Alghero,
nel Parco naturale regionale di Porto Conte, tra vigneti,
arenili e le acque dell'Area marina protetta di Capo Caccia.
L'idea di un laboratorio naturalistico a cielo aperto è il pezzo
pregiato dell'eredità morale di Claudio Abbado. "L'eredità
tangibile è quel terreno, l'eredità intangibile è la storia di
un'area sottratta all'abbandono e risparmiata dalla
realizzazione di un albergo - spiega la nipote Francesca Abbado
- L'ha protetto, trasformandolo in un'oasi naturale: ora
diventerà un luogo di incontro, studio ed educazione ambientale,
fondamentale per un cambio di rotta, per modificare i
comportamenti che minacciano la qualità della vita", afferma.
Testimone del "miracolo" Lazzaretto è la figlia Alessandra.
"Dove c'era erba secca ha realizzato un giardino con 9mila
alberi di specie tipiche mediterranee - racconta - Ha ripulito
un'area speciale, con spiagge, grotte, scogliere, un Parco
naturale, un'Area marina. Ha tramandato l'amore per la terra,
ora immaginiamo il terreno come un grande laboratorio a cielo
aperto".
Coprotagonista è Legambiente. "L'iniziativa prosegue l'idea del
maestro Abbado di coltivare un terreno per coltivare un'idea di
futuro - dice Enrico Fontana della segreteria nazionale - Si
darà vita ad azioni mirate a conservare la dignità ecologica del
paesaggio, facendo sì che diventi un centro di studi a cielo
aperto, dove trarre e diffondere insegnamenti di educazione
ambientale". (ANSA).
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