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Bilancio: Legambiente, rinvio plastic tax è pessimo segnale

L'ong chiede il taglio dei sussidi ambientalmente dannosi

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Nel testo della manovra finanziaria che ai primi di dicembre approderà in Aula "sia il rinvio dell'eliminazione dei sussidi alle fonti fossili sia il rinvio dell'entrata in vigore della plastic tax rappresentano un pessimo segnale, visto gli impegni presi in precedenza su questi due temi". Lo scrive Legambiente in un comunicato.

L'associazione ambientalista, nella settimana in cui è possibile presentare gli emendamenti alla legge di bilancio, ha inviato oggi ai parlamentari le sue proposte alla finanziaria.

Legambiente propone di avviare una volta per tutte il percorso per cancellare i sussidi ambientalmente dannosi: oltre 19 miliardi che riguardano trasporti, industria, agricoltura, usi civili e che devono trasformarsi in investimenti in innovazione ambientale.

Per la ong "occorre intervenire su alcune rendite a danno dell'ambiente, come i canoni bassissimi che si pagano per estrarre petrolio e gas, per i materiali da cava, per le acque minerali, per le concessioni balneari, adeguando la tassazione a standard europei e di semplice buona gestione di beni che sono pubblici e delicati. Da questi interventi si possono recuperare un miliardo di euro l'anno da investire nella transizione verde e per ridurre le tasse sul lavoro".

Tra le proposte avanzate da Legambiente c'è anche quella di "allargare gli incentivi del 110% per l'eliminazione delle barriere architettoniche e di limitarli invece per gli impianti inquinanti a gas, di introdurre misure per aiutare le famiglie in condizione di povertà energetica, di accelerare gli interventi di rigenerazione urbana".

Si propone inoltre di "ridurre l'Iva su prodotti dal riciclo, sulla sharing mobility, per l'acquisto di prodotti per l'infanzia e sanitari femminili, per l'acquisto di latte di origine vegetale". Legambiente chiede infine di "creare un mercato delle materie recuperate e riciclate, garantendo il rispetto dell'obbligatorietà dei criteri ambientali minimi in tutte le gare d'appalto pubbliche". (ANSA).

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