Impegno comune, tra Italia e Spagna, su clima, risorse, biodiversità, economia circolare. Questo quanto emerso al termine dell'incontro bilaterale tra il ministro dell'Ambiente Sergio Costa e la vicepresidente del Governo spagnolo e ministra della Transizione ecologica nell'ambitp del vertice tra i due Paesi in corso a Palma di Maiorca.
"La Spagna e l'Italia hanno ribadito il proprio impegno a promuovere una ripresa verde, sostenibile e inclusiva - ha affermato il ministro Costa - che consenta di dare una risposta congiunta al momento di forte difficoltà che stiamo vivendo, di costruire un futuro migliore per i giovani e avviarci verso la neutralità climatica entro il 2050".
Durante la sessione plenaria che ha seguito l'incontro, i ministri Costa e Ribera hanno presentato un elenco di 11 obiettivi comuni e impegni condivisi, collegati ai grandi appuntamenti internazionali del 2021: promuovere una ripresa verde, sostenibile e inclusiva; sostenere l'obiettivo di un taglio delle emissioni di carbonio, al 2030, di almeno il 55% rispetto al 1990; lavorare per concludere rapidamente i negoziati con il Parlamento Europeo sulla Legge sul Clima; rafforzare la collaborazione bilaterale sull'adattamento al cambiamento climatico, sia a livello bilaterale che europeo; collaborare al successo della COP 26 a Glasgow, e della PRE COP a Milano, con particolare attenzione al coinvolgimento dei giovani; cooperare strettamente nella ricerca di soluzioni basate su una maggiore circolarità e sull'adattamento al cambiamento climatico delle risorse idriche; assicurare il massimo impegno nella lotta alla desertificazione; lavorare congiuntamente per fare del Mediterraneo un mare ecologicamente sostenibile, in particolare per la protezione di almeno il 30% della superficie marina; conseguire target ambiziosi di tutela, conservazione e ripristino della biodiversità per il prossimo decennio e assicurarne l'inserimento in tutte le politiche pubbliche; sostenere ed attuare concretamente il II Piano d'azione dell'Unione europea per l'economia circolare, con la progressiva eliminazione dei prodotti di plastica monouso; applicare e sviluppare il nuovo Regolamento UE sulla "tassonomia" e progredire sulla strada della sostenibilità degli investimenti.