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Clima: Giorgi, per frenare crisi più efficienza energetica

Tra misure più urgenti anche la riduzione degli sprechi di cibo

Redazione ANSA TRIESTE

Migliorare l'efficienza energetica e ridurre lo spreco di cibo. Sono le prime due misure da prendere per frenare la crisi climatica. Lo ha detto il climatologo Filippo Giorgi dell'Ictp di Trieste, premio Nobel per la Pace nel 2007 con Al Gore, a margine di una conferenza nell'ambito di Esof2020.

"Oggi sprechiamo circa il 65% dell'energia prodotta, si tratta di emissioni - ha spiegato - Si spreca molto per esempio perché motori termici, a combustione, come quelli delle auto, sono estremamente poco efficienti rispetto a quelli elettrici". Per Giorgi questo tipo di motore si può migliorare ma è più semplice "elettrificare quanto più possibile: trasporti, riscaldamento, industria e tradurre queste energie in fonti rinnovabili. Un processo che sta avvenendo ma più lentamente di quanto si dovrebbe".

Necessario e urgente, poi, è anche ridurre gli sprechi alimentari: "Gli allevamenti intensivi a esempio producono gas metano. Oggi sprechiamo il 30% del cibo. Se fossimo più oculati la gente non farebbe la fame" e si ridurrebbe l'inquinamento, ha ammonito lo scienziato. Anche considerando che "per produrre cibo occorre tantissima acqua. Tutto ciò si potrebbe fare facilmente. Cambiare la mentalità della gente non è facile, ma una nazione che è stata in lockdown per due mesi può adottare queste misure facilmente. Occorre la volontà"., ha concluso.

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