Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Lupi:Parco Maiella,hanno più spazio, nessun allarme aumento

Da noi 10 branchi stabili da oltre 15 anni, WolfNext funziona

Redazione ANSA PESCARA
(ANSA) - PESCARA, 18 MAG - "L'incremento della popolazione di lupo in Italia non è un fenomeno isolato: in tutta Europa e, in generale, in molti paesi occidentali, le popolazioni di animali selvatici hanno a disposizione spazi e risorse trofiche, come non è mai accaduto negli ultimi 4 o 5 secoli", lo ha spiegato Simone Angelucci, Responsabile Veterinario Parco Nazionale della Maiella e referente Progetto Wolfnext a commento dell'alto numero di lupi riscontrato in Italia negli ultimi anni.

"L'abbandono delle campagne, lo svuotamento dei paesi pedemontani e montani, la concentrazione degli uomini nelle aree urbane, dal secondo dopoguerra ad oggi, ci ha consegnato gli effetti di un grande cambiamento ecologico, ancora in atto e, per certi versi, visibile a tutti. Gli animali selvatici che sono prede abituali del lupo hanno oggi recuperato antichi areali in gran parte dell'Italia peninsulare e il lupo, predatore efficiente e adattativo, segue le sue prede in ambienti non più frequentati dall'uomo. Questi dati non devono essere visti in modo preoccupante o allarmistico - spiega Angelucci - Nel Parco Nazionale della Maiella, per esempio, pur essendoci 10 branchi stabili da oltre 15 anni, i danni agli animali domestici sono molto limitati e la collaborazione con gli allevatori è consolidata e positiva. Bisogna dunque accogliere questi dati come stimolo per lavorare insieme per favorire la coesistenza con il lupo, in ambiti ecologici e socio economici pur molto diversi, e tra amministrazioni con diverse competenze. Dopo il grande sforzo di ISPRA nel coordinare le attività di monitoraggio su scala nazionale, ora ben 17 Parchi Nazionali si sono messi in rete nel progetto WolfNext, finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica e coordinato dal Parco Nazionale della Maiella, per porre a sistema e diffondere le buone pratiche di coesistenza messe in atto dalle e nelle aree protette negli ultimi anni e che, si spera, potranno essere diffuse e adattate anche alle più complesse realtà gestionali". (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA