Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Un sistema italiano purifica l'acqua per i salmoni scozzesi

Si basa sulla proprietà della luce di distruggere gli inquinanti

Redazione ANSA TRENTO
(ANSA) - TRENTO, 25 AGO - Un sistema di nuova concezione per la purificazione dell'acqua sta per entrare in funzione a Dunkeld, in Scozia. Servirà a tenere pulite le vasche di un'azienda internazionale che alleva ed esporta salmone. La tecnologia è stata messa a punto dall'Università di Trento e si basa sulla proprietà della luce di distruggere le sostanze inquinanti che si formano nell'acqua di allevamento. In questo modo i salmoni possono continuare a nuotare e crescere in un ambiente pulito e sano per il loro benessere e per quello dei consumatori e delle consumatrici.

Il coordinamento organizzativo del gruppo viene messo a disposizione dalla fondazione Hub Innovazione Trentino. A sviluppare la tecnologia basata sulla luce e ozono (ozonizzazione fotocatalitica), dai costi e dall'impatto ambientale molto bassi, è Francesco Parrino, ricercatore del Dipartimento di Ingegneria industriale e uno dei firmatari dello studio tutto italiano condotto assieme a Giovanni Camera-Roda (Università di Bologna), Vittorio Loddo e Leonardo Palmisano (Università di Palermo).

Alla base - chiarisce Parrino - c'è la proprietà della luce di attivare un semiconduttore che a sua volta innesca una serie di reazioni radicaliche che portano non solo alla completa degradazione di sostanze inquinanti ma anche all'inattivazione di agenti patogeni quali virus e batteri. In tal modo si salvaguardano gli ecosistemi idrici naturali fluviali e marini, attualmente minacciati da allevamenti intensivi ad alto impatto ambientale e che fanno largo uso di antibiotici. (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA