(ANSA) - TORRE ANNUNZIATA, 02 AGO - Un invito ai sindaci di
Boscotrecase, Torre Annunziata, Trecase, Boscoreale, Terzigno,
Poggiomarino e Pompei, nel Napoletano, ''in quanto autorità
sanitarie locali'' con la richiesta di ''un preciso impegno:
rendersi protagonisti di una battaglia unitaria insieme alle
associazioni ed ai movimenti del territorio per dotare i loro
comuni di un'adeguata assistenza sanitaria e sollecitare l'Asl a
partecipare a un tavolo di confronto allargato alle
rappresentanze sociali della zona, da tenersi al più presto''. È
quello contenuto in una missiva inviata anche al direttore
generale e al direttore sanitario della Napoli 3 Sud dalle
associazioni Catena rosa, Mamme vulcaniche, Fenice vulcanica, La
paranza delle idee, Vesuvio creativo, movimenti per la salute,
comitato pro Sant'Anna, comitato ex ospedale civico di Torre
Annunziata, movimento beni comuni area vesuviana.
''Ci era stato promesso un 'gioiello sanitario', un ospedale
all'avanguardia - scrivono riferendosi al nosocomio Sant'Anna e
Santissima Maria della neve di Boscotrecase - ma i numeri
raccontano di oltre 400 decessi da inizio pandemia: un dato che
andrebbe valutato considerando che in altri ospedali la
mortalità è stata più bassa: cosa non ha funzionato? Chiediamo
di analizzare le spese sostenute per l'acquisto di
elettromedicali, e di tutte le spese fuori bilancio o in
emergenza ed un inventario certificato''.
Accento posto inoltre sulla medicina di prossimità: ''Proprio in
ragione della temporanea chiusura dell'ospedale di Boscotrecase
a tutti gli accessi non legati al Covid-19 è più che mai
necessario un rafforzamento dei servizi erogati sul territorio
dai distretti della zona; invece, per tutta risposta, avviene la
chiusura del consultorio di Boscoreale''.
Infine le associazioni chiedono ''il ripristino di un punto di
'primo soccorso', del quale un'area a così alta densità
abitativa non può risultare sprovvisto, in modo da sopperire
alla momentanea assenza di un vero pronto soccorso in zona e per
decongestionare gli ospedali di Castellammare di Stabia e Torre
del Greco, oltre ad assicurare una presenza sanitaria costante.
Chiediamo, inoltre, che si prenda atto delle difficoltà
dell'ospedale Maresca nel gestire le emergenze e che si agisca
di conseguenza per assicurare un'assistenza opportuna''.
(ANSA)