"Da 18 anni gli ex dipendenti di
Montefibre
attendono una soluzione alla loro vertenza. Nel frattempo, non
gli è stata ancora riconosciuta neppure l'indennità prevista per
chi ha lavorato per anni in luoghi dove è stata accertata la
presenza di sostanze cancerogene."
E' quanto afferma il consigliere regionale del "Movimento 5
Stelle" Gennaro Saiello.
" Rischia di diventare la peggiore delle beffe la loro vicenda,
- aggiunge Saiello - una perizia disposta dal tribunale di Nola,
ha dimostrato che c'era amianto nei locali dello stabilimento.
Inoltre, è attestato che decine di decessi registrati tra gli
operai sarebbero collegati proprio alla presenza di sostanze
tossiche e che non sarebbero state fatte utilizzare le
necessarie misure di protezione ai lavoratori, né gli stessi
sarebbero stati sottoposti periodicamente a controlli sanitari
preventivi, come disposto dalle normative vigenti".
Il consigliere regionale di M5S ha presentato una mozione con
la quale chiede alla giunta di attivarsi con i ministeri
competenti e l'Inail "affinché ai dipendenti ex Montefibre
vengano riconosciuti i benefici previdenziali previsti per i
lavoratori esposti all'amianto e altre sostanze tossiche."
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