"Quello che fa più rabbia è che
migliaia di camorristi, spacciatori, delinquenti e furbetti si
siano arricchiti grazie a una misura pagata dalle tasse delle
persone perbene. Per questo crediamo che così come è stato
concepito il reddito di cittadinanza non vada bene perché è
troppo facile per i clan accedere a tali benefici che poi
vengono utilizzati per parlare lo 'stipendiò degli affiliati a
discapito di chi ne avrebbe davvero diritto". Lo sottolinea, in
una nota, il consigliere regionale di Europa Verde Francesco
Emilio Borrelli.
"I milioni di euro che i camorristi ed i parcheggiatori abusivi,
che non potevano certo mancare in questo elenco di furbetti',
hanno fregato allo Stato difficilmente saranno recuperati -
aggiunge - La parte marcia e criminale della società purtroppo
oramai è un esercito che o si ferma con azioni straordinarie o
crescerà ancora". Borrelli, nella nota, ricorda che "a Napoli i
carabinieri del Comando provinciale e del Nucleo Ispettorato
Lavoro di Napoli hanno scoperto ben 2.441 posizioni irregolari
relative alla percezione del reddito di cittadinanza. È di circa
5 milioni di euro l'ammontare della truffa ai danni dello Stato.
Tra i 'furbetti' c'era chi aveva la Ferrari, chi la barca, chi
molteplici appartamenti, chi un autonoleggio con 27 auto".
"Molte istanze erano state presentate da camorristi e loro
parenti, da parcheggiatori abusivi, rapinatori, truffatori e
lavoratori in nero. È il caso ad esempio del 43enne Fausto
Frizziero che malgrado fosse ai domiciliari per associazione per
delinquere di stampo mafioso, estorsione e reati connessi allo
spaccio di droga, è risultato beneficiario indiretto del reddito
di cittadinanza, percepito dalla moglie convivente - aggiunge -
Mentre in provincia di Napoli, sono 25 le figure di spicco della
criminalità organizzata locale a beneficiarie in modo
illegittimo del reddito di cittadinanza: si tratta di familiari
di affiliati ai clan Nuvoletta, Orlando, Polverino, Amato-Pagano
e De Rosa-Pianese".
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