"Non consentiremo che il prezzo del
pane, bene primario, aumenti con tutte le conseguenze negative
che esso comporterebbe. Per affrontare questa grave problematica
costituiremo un tavolo 'verde' regionale sull'aumento dei
prezzi, chiederemo un incontro urgente con il prefetto di Napoli
e con il ministro Patuanelli, affinché il Governo intervenga
tempestivamente ed efficacemente per scongiurare questo rischio,
che provocherebbe anche una recrudescenza della camorra nel
settore della panificazione, ed, infine, promuoveremo una
modifica della legge regionale 2/2005 sull'obbligo del
confezionamento del pane".
E' quanto ha affermato il presidente della Commissione Regionale
Agricoltura, Francesco Emilio Borrelli, nel corso dell'audizione
tenuta, stamani, dalla Commissione Regionale Ambiente nell'Aula
del Consiglio regionale della Campania.
All'audizione hanno partecipato il Segretario della Commissione
Salvatore Aversano (M5S), il Questore alle Finanze del Consiglio
regionale Andrea Volpe, i componenti della Commissione, i
rappresentanti delle associazioni dei panificatori, l'assessore
regionale all'agricoltura, Nicola Caputo. "Abbiamo chiesto con
urgenza l'audizione in Commissione per sollevare nella sede
istituzionale il problema gravissimo causato dall'aumento del
grano e della farina, che sta mettendo le nostre aziende in
grave difficoltà, e rischiano di determinare il raddoppio del
prezzo del pane che potrebbe arrivare fino a 4 euro al chilo",
ha detto il presidente di Unipan Domenico Filosa, che ha
aggiunto: "Abbiamo sollevato il problema da tempo ma, ad oggi,
non è stata adottata alcuna reale iniziativa per fermare il
prezzo del grano e della farina ma anche dell'elettricità e del
gas, che sono aumenti speculativi. Rischiamo di chiudere le
nostre aziende e provocare nuova disoccupazione. Inoltre questa
situazione può provocare una recrudescenza della camorra nel
settore della panificazione e nuova illegalità ed abusivismo".
"Porrò la questione all'attenzione della Conferenza delle
Regioni affinché si assuma una posizione comune ed ufficiale
delle Regioni per affrontare questo grave problema, che colpisce
soprattutto le Regioni del Sud, e al ministro Patuanelli, ma
esso va affrontato in maniera più netta, a cominciare dalla
costituzione di un tavolo di confronto regionale, e agendo sul
piano nazionale per proteggere i nostri prodotti agroalimentari
e spingere sull'autonomia energetica del Paese", ha detto
Caputo.
Per Carmine Pacchiano, presidente dell'associazione provinciale
panificatori, "bisognerebbe intervenire, innanzitutto, con il
credito di imposta per sollevare le imprese dal peso fiscale, ed
inoltre bisognerebbe modificare la legge regionale 2/2005 che
prevede l'imbustamento del pane per ridurre il rischio di
sanzioni a carico dei panificatori e garantire che nei panifici
non si utilizzino materie prime di bassa qualità".
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