"Il progetto di ampliamento del
Ruggi di Salerno, illustrato dal governatore De Luca, è
sicuramente necessario in una provincia duramente provata da
un'atavica carenza di servizi sanitari già prima dell'emergenza
Covid. Ma la Regione Campania ora dovrà concentrare ogni risorsa
utile per ampliare l'offerta assistenziale nelle aree interne
della Campania, a partire proprio da quelle che ricadono nel
territorio del Salernitano, dal Cilento al Vallo di Diano
all'agro nocerino Sarnese, senza dimenticare l'Irpinia, il
Sannio e l'Alto Casertano. Aree servite da troppo tempo da
strutture alle prese con criticità croniche, con carenza di
personale medico e infermieristico, che si riverberano in
maniera significativa sugli indici epidemiologici e demografici.
Parliamo di territori con aspettative di vita ben al di sotto
delle medie nazionali ed europee, con mortalità a 5 anni dalla
diagnosi di cancro, dove il soccorso in emergenza, già viziato
da una viabilità assolutamente inadatta alle esigenze del
territorio, è stato affidato per anni a varie onlus locali, con
procedure occasionali ed estemporanee, per periodi anche molto
brevi". Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e
presidente della Commissione regionale speciale Aree Interne
Michele Cammarano.
"Con i senatori Francesco Castiello e Felicia Gaudiano - spiega
Cammarano - stiamo lavorando a una proposta, già illustrata al
viceministro alla Salute Sileri, per incentivare i medici sia
dal punto di vista economico, che di progressione di carriera,
affinché accettino di venire a lavorare negli ospedali di
"frontiera" delle aree interne. Si tratterebbe di un primo
fondamentale passo avanti per venire incontro a una emorragia di
personale che sembra inarrestabile, in attesa di un piano di
potenziamento di tutte le strutture ospedaliere delle aree
interne della Campania".
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