Si avvia a conclusione il processo
in corso davanti alla Corte di Assise di Napoli che vede
imputato l'autotrasportatore 54enne Vincenzo Palumbo, accusato
del duplice omicidio - volontario e aggravato - di Tullio
Pagliaro e Giuseppe Fusella, i due ragazzi di Portici (Napoli)
uccisi a colpi di pistola a Ercolano, la notte tra il 28 e 29
ottobre 2021, mentre erano in auto davanti all'abitazione di
Palumbo che li aveva scambiati per ladri.
L'udienza svolta stamane nell'aula 115 è stata incentrata su una
richiesta di integrazione prove presentata dal legale
dell'imputato, l'avvocato Giovanni Abet, che ha chiesto ai
giudici ulteriori approfondimenti sull'allarme della casa che,
secondo l'imputato quella tragica notte sarebbe scattato
segnalando una intrusione e che invece, secondo gli iqnurienti,
sarebbe rimasto silente.
La Procura, rappresentata dai sostituti procuratori Luciano
D'Angelo e Daniela Varone, non si è opposta alla richiesta. Lo
hanno fatto invece gli avvocati di parte civile, Maurizio
Capozzo, per la famiglia Pagliaro, e l'avvocato Gennaro
Bartolino, per la famiglia Fusella, i quali hanno sostenuto
"l'assoluta inutilità dell'accertamento ai fini della
decisione".
La Corte d'Assise di Napoli (prima sezione), aderendo alle
eccezioni dei due legali, ha rigettato l'istanza della difesa di
Palumbo, ha dichiarato chiusa la fase istruttoria
dibattimentale e fissato per il 18 gennaio la requisitoria dei
pubblici ministeri.
La parola alle parti civili è stata fissata per il 31 gennaio
2023 mentre la discussione della Difesa di Palumbo è prevista
per il mese di febbraio.
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