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Grave dopo rapina scooter, 19enne condannato a 7 anni

Grave dopo rapina scooter, 19enne condannato a 7 anni

Pm ha chiesto 10 anni. Imputato ai giudici: "non sono un mostro"

NAPOLI, 07 dicembre 2021, 16:32

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il gup di Napoli Vincenzo Caputo ha condannato a sette anni di reclusione Luigi Frenna, il 19enne coinvolto nella rapina di uno scooter, avvenuta la sera dello scorso 17 luglio a Napoli, durante rimasero ferite due donne, di 34 e 64 anni, quest'ultima in maniera grave. Frenna - accusato di rapina e lesioni aggravate in concorso con un complice minorenne anche lui sotto processo davanti al Tribunale per i minorenni - ha chiesto e ottenuto l'autorizzazione a rilasciare dichiarazioni spontanee durante le quali ha voluto chiedere scusa: "Non sono un mostro, signor giudice", ha detto, affermando di essere pentito per l'accaduto. L'imputato ha anche voluto sottolineare che non era sua intenzione causare lesioni alle vittime e di non avere compreso che la signora si fosse fatta così male.
    Ieri Pina Russo, figlia della 64enne Patrizia Perone, ancora non ripresasi dalle conseguenze della violenta botta alla testa, ha pubblicato un post su FB nel quale ha chiesto una condanna "...equa e proporzionata al reato commesso".
    Stamattina, alla requisitoria del sostituto procuratore di Napoli Enrica Parascandolo, che ha chiesto dieci anni di reclusione per l'imputato, è seguita l'arringa del difensore di Luigi Frenna, l'avvocato Carla Maruzzelli, la quale ha chiesto l'esclusione del nesso causale tra la rapina e le lesioni.
    Secondo il legale, infatti, la caduta dallo scooter delle due donne sarebbe stata provocata dalla brusca accelerazione del mezzo, provocata dalla conducente che voleva sfuggire alla rapina, dopo avere udito le minacce. Per questo motivo, secondo il difensore di Frenna, la passeggera dello scooter, che era senza casco, sarebbe caduta, battendo violentemente la testa sul selciato.
   

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