Sono iniziati i lavori di ispezione
sul costone della provinciale Capri/Anacapri ieri interessato da
una frana e caduta di grossi massi che hanno portato alla
chiusura della strada per sicurezza.
Ieri si è sfiorata la tragedia, fortunatamente non c'è stata
nessuna vittima ma le due amministrazioni - anche se la strada è
di competenza della Provincia - si sono attivate mediante
un'impresa locale a rimuovere massi e detriti causati dalla
frana che ostruivano il passaggio di persone e veicoli impedendo
il collegamento tra Capri e Anacapri.
Sotto choc - come riferito dal Mattino - una donna alla guida di
un'auto che è stata colpita da frammenti dell'enorme macigno: la
nonna morì nel '74 a causa dei detriti caduti sulla sua
abitazione, poco più giù del luogo dove è caduto il masso.
Questa mattina da Napoli è arrivata un'impresa specializzata che
lavora su pareti rocciose. Immediatamente sono entrati in scena
i rocciatori che hanno iniziato le loro verifiche, dopo di che
la strada è stata riaperta a traffico alternato consentendo ai
veicoli la circolazione, dopo il notevole sforzo e i lavori
fatti sulla strada nelle ore notturne.
Questa mattina si è passata alla seconda fase, la verifica della
sicurezza del costone, gli operai rocciatori si sono arrampicati
lungo la fiancata e i lavori dureranno l'intera giornata per
rimuovere le pietre a rischio caduta e mettere in sicurezza la
strada mediante la sostituzione della parte di rete che aveva
provocato la caduta del masso.
"I lavori dovrebbero durare pochi giorni - hanno dichiarato il
vice sindaco di Anacapri Franco Cerrotta con il sindaco di Capri
Marino Lembo - come amministrazioni siamo intervenuti
tempestivamente per la messa in sicurezza della strada, perché i
cittadini non possono affidarsi solo alla protezione della
madonnina, abbiamo deciso quindi che i due comuni su questo tema
si terranno a stretto contatto per risolvere per sempre questo
pericolo è un problema che provoca gravi danni anche ai flussi
turistici".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA