E' alla ricerca "di una stabilità
economico finanziaria che, se opportunamente sostenuta anche da
un finanziamento pubblico (del Mibact,ndr), potrà dare risultati
positivi, la Fondazione Ville Vesuviane, che nell'esercizio 2019
ha prodotto "risultati visibili". Giudizio tutto sommato
positivo della Corte dei Conti in relazione alla gestione della
Fondazione Ville Vesuviane che, nel 2019, "ha registrato un
disavanzo di gestione di 204.124 euro, migliorando il risultato
stimato in sede di previsione (266.500 euro)".
La Fondazione è una istituzione senza scopo di lucro fondata per
provvedere alla conservazione, al restauro e alla valorizzazione
del patrimonio artistico, del valore di circa 42 milioni di euro
(costituito dalle ville vesuviane del secolo XVIII, in totale
122 immobili, con i relativi parchi e giardini) sottoposto alla
vigilanza del Ministero dei beni e delle attività culturali e
del turismo.
Nel 2019 ha fatto registrare "un discreto aumento del valore
della produzione, pari a 2,62%, dovuto ad un incremento del
totale della voce "ricavi delle vendite e prestazioni" la quale
si riferisce per il 46,25% agli introiti da biglietteria.
In aumento del 4,96% anche la voce "altri ricavi e proventi" che
assomma a 512.979 euro rispetto al dato registrato nel 2018 di
488.757 euro. In lieve flessione la posta "ricavi e proventi per
l'attività istituzionale". Calano i costi per servizi, sia sul
versante della mission che delle spese di funzionamento, con
particolare diminuzione della voce relativa al costo del
personale.
Nel 2019 il Mibact ha erogato a favore dell'Ente 152mila euro,
utilizzati per realizzare la manifestazione culturale "Winter
festival" che ha richiamato nel periodo natalizio artisti
nazionali e stranieri attratti dalla cornice spettacolare degli
ambienti. Altra manifestazione, da sempre caratterizzante
l'attività dell'Ente, è il Festival delle Ville Vesuviane svolto
in parte nel 2018 e in parte nel mese di settembre 2019,
finanziato con fondi di 300mila euro dalla Regione Campania ma
ancora da corrispondere. Purtroppo, nell'esercizio 2020, la
Fondazione dovrà misurarsi con l'impatto della pandemia da Covid
19.
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