Vienna, 1988. Il professor Schuster,
intellettuale ebreo fuggito a Oxford, torna con la moglie nella
sua città, dopo un esilio iniziato cinquant'anni prima, al tempo
in cui Hitler annunciava l'annessione dell'Austria alla Germania
nazista. Davanti a se', però, Schuster ritrova un paese
incattivito, dove l'odio avanza nuovamente. Sconvolto, come
unica via d'uscita, troverà la morte.
Quando "Piazza degli eroi" di Thomas Bernhard andò per la prima
volta in scena al Burgtheatre di Vienna, pochi mesi prima della
morte del suo autore, lo scandalo fu enorme. In Italia arriva in
scena solo oggi, con la prima regia che Roberto Andò ha scelto
dalla sua nomina a direttore del Teatro Stabile di Napoli, con
Renato Carpentieri e Imma Villa protagonisti. Lo spettacolo
avrebbe dovuto debuttare al Mercadante a dicembre per poi
partire in tournée ma, causa Covid, avrà la sua prima assoluta
in tv, sabato 23 gennaio, alle 21.15 su Rai5 (regia televisiva
di Barbara Napolitano)
"Un capolavoro, che oltre a essere il testamento di Bernhard è
anche il suo testo più politico", racconta all'ANSA Andò, in
questi giorni impegnato anche al montaggio del suo ultimo film,
"Il bambino nascosto" con Silvio Orlando. "In Italia - prosegue
- erroneamente lo si è visto a lungo come un lavoro troppo
'austriaco'. In realtà Bernhard è sempre stato un'antenna capace
di leggere l'andamento politico del suo Paese e del mondo, tra i
primi a intuire il ritorno di un certo fascismo, che non è
quello del nazismo, ma un fascismo antropologico. L'Austria, che
per prima ha visto annidarsi certi populismi, diventa così una
grande metafora dell'Europa".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA