"Un concerto alla Reggia di Caserta
è una combinazione di musica, natura, scultura, arte, bellezza:
le ragioni per cui l'umanità dovrebbe esistere": parola di
Riccardo Muti, che domenica 17 gennaio, alle 21.15, è su Rai 5
con la sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini per il concerto
registrato nel teatro di corte della Reggia in assenza di
pubblico. L'esecuzione de 'Le sette ultime parole di Cristo
sulla croce' di Franz Joseph Haydn sarà preceduta da un breve
intervento di presentazione di Massimo Cacciari, che proprio con
Muti ha recentemente pubblicato per la casa editrice il Mulino
una conversazione dedicata all'opera di Haydn e alla
Crocifissione di Masaccio esposta al Museo di Capodimonte. Il
concerto, presentato da RAI Cultura in prima tv, è una
produzione della Regione Campania attraverso SCABEC (Società
Campana Beni Culturali) in partnership con Ravenna Festival,
RMMUSIC e la collaborazione della direzione della Reggia di
Caserta MiBACT.
Per la prima volta Muti dirige nel teatro della Reggia, piccolo
gioiello di ori, stucchi e velluti dove gli era stato conferito,
nel 1998, il premio internazionale Vanvitelli, riconoscimento
per personalità del mondo dell'arte e della cultura: "Questo è
un luogo unico che chiamare teatrino è riduttivo. Anche
l'acustica è straordinaria - ha sottolineato il direttore -
raramente nel mondo, anche nelle grandi e sofisticate sale
europee e americane, ho trovato un'acustica così perfetta dove i
suoni si riproducono in maniera naturale. In questa sala
meravigliosa si ripresenta l'emozione di essere immersi tra la
storia e la bellezza, come è stato a Paestum". A luglio la
Cherubini e Muti erano infatti nel Parco Archeologico per
l'Eroica di Beethoven in programma per il secondo concerto, dopo
quello di Ravenna, dedicato alla Siria nell'ambito dell'annuale
progetto di Ravenna Festival Le vie dell'Amicizia.
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