La Squadra Mobile di Napoli e il
Commissariato di Giugliano-Villaricca hanno arrestato, in
esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip
di Napoli su richiesta della DDA, quattro persone ritenute
coinvolte nella morte di Giuseppe Giuliani, l'imprenditore
42enne suicidatosi il 28 luglio del 2018 a Giugliano in
Campania.
Si tratta di Emilio Chianese, Francesco Ferrara, Antonio
Sarracino, Francesco Maglione e Vincenzo Barbarisi, ai quali gli
inquirenti contestano i reati di estorsione ed usura aggravati
dal metodo mafioso.
Le indagini, condotte della Polizia di Stato con il
coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, sono
partite dopo dopo il suicidio dell'imprenditore che si occupava
del commercio e dello smaltimento di materiali metallici.
L'uomo si è suicidato perché vittima di usura ed estorsione da
parte di persone ritenute legate al clan Ferrara-Cacciapuoti di
Villaricca (Napoli).
Attraverso le indagini gli investigatori hanno scoperto che
l'imprenditore avrebbe pagato somme estorsive anche per
l'esecuzione di lavori di smaltimento dei veicoli del Consorzio
Unico di Bacino per le Province di Napoli e Caserta. Per
corrispondere le richieste estorsive, si sarebbe poi indebitato
con le persone indicate dal clan stesso, dietro corresponsione
di tassi usurai anche superiori al 15 % mensile.
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