Protestano anche oggi le mamme
contro l'ordinanza di De Luca che chiude le scuole fino al
prossimo 30 ottobre. La richiesta resta invariata: la revoca del
provvedimento che sospende le lezioni in presenza. Sulla
protesta arriva come una tegola la decisione del Tar Campania di
respingere il ricorso presentato da un gruppo di cittadini
contro l'ordinanza di De Luca.
"Penso a tutte quelle mamme con bimbi piccoli e che, come me,
hanno altri grandi da gestire con la Dad - afferma Cinzia, mamma
di due bambini - Non è affatto semplice, mentre il grande è
collegato con la scuola, nella stanzetta, il piccolo urla che
vuole entrare a giocare".
Per molti, la didattica a distanza è partita oggi, ma
numerose mamme non hanno fatto collegare i propri figli con la
piattaforma scolastica. "Risulta assente? E va bene,
giustificheremo l'assenza - evidenza Clementina - Però io
pretendo di capire su quale base si può considerare la Dad come
un reale sostituto valido delle lezioni in presenza. La scuola è
anche socialità, non solo studio". "I miei figli uno alle medie,
l'altro alle superiori, al primo anno - sottolinea Elena -
Connessione non ottimale, non si può capire. Quello che so è che
De Luca ha privato i ragazzi della scuola".
"Sì, certo, costringiamo i ragazzi alla dad - afferma Marta -
e poi sul lungomare bar e ristoranti sono zeppi di persone
sedute a pochi centimetri di distanza senza mascherine perché,
ovviamente, devono bere e mangiare".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA