Prove di ripartenza a Capri, con
10mila passeggeri giunti via mare sull'isola venerdì scorso:
"Numeri lontani da quelli dell'era pre Covid - dice il
presidente di Federalberghi Isola di Capri, Sergio Gargiulo - ma
che hanno riportato un'atmosfera di speranza, che fa ben sperare
per giungere a una quasi normalità". Ciò che manca, almeno
finora, sono gli stranieri, da sempre protagonisti delle
presenze di luglio e settembre: poche le prenotazioni, si spera
che le notizie su una Campania Covid free aiutino una ripresa in
corsa. A ripartire oggi in sicurezza dall'isola sono stati in
quattromila, segno che la maggior parte dei visitatori si
trattiene per più giorni di vacanza.
Tra Capri ed Anacapri sono ben 3600 i posti letto
disponibili. "In questo momento - spiega Gargiulo - a causa dei
lavori imposti dalle nuove normative abbiano raggiunto il 70% di
aperture delle strutture alberghiere. Entro la prossima tutti
gli alberghi di Capri saranno riaperti nonostante le incognite
legate alla chiusure delle frontiere". Gli alberghi che hanno
aperto già da metà giugno nelle prime due settimane hanno
registrato il pienone nei weekend: "Le prenotazioni finora
ricevute sono arrivate al 45%, e sono in gran parte di nostri
connazionali, una clientela fidelizzata che torna ogni anno a
Capri. Quelle di agosto si attestano già al 60%. In settembre
speriamo che possa riprendere l'attività congressuale, un
segmento di mercato che ha sempre privilegiato Capri; speriamo
anche che a breve arrivi la conferma dello svolgimento del
convegno dei Giovani di Confindustria, evento che ad ottobre, da
ben 35 anni, chiude la stagione turistica di Capri".
Intanto l'isola azzurra si va lentamente affollando: in
Piazzetta i bar sono pieni, ieri all'ora dell'aperitivo tavolini
tutti occupati rispettando il distanziamento che ha causato una
riduzione dei posti del 20 per cento. E sono tornati i
frequentatori storici dell'isola, dalla regista Liliana Cavani
all'attrice Marisa Laurito.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA