Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Ndrangheta stragista, giudici in camera di consiglio

'Ndrangheta stragista, giudici in camera di consiglio

Sentenza processo a Graviano e Filippone attesa in serata

REGGIO CALABRIA, 25 marzo 2023, 12:52

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La Corte d'assise d'appello di Reggio Calabria, davanti alla quale si è celebrato il processo "'Ndrangheta stragista", si è ritirata in camera di consiglio per emettere la sentenza. Dopo due anni di udienze, quindi, si conclude il processo che vede imputati il boss di Brancaccio Giuseppe Graviano e Rocco Santo Filippone, presunto affiliato alla cosca Piromalli della 'ndrangheta. Entrambi, in primo grado, sono stati condannati all'ergastolo.
    Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, applicato alla Procura generale, ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado per Graviano e Filippone, accusati di essere stati i mandanti dell'omicidio dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, avvenuto il 18 gennaio del1994 sull'autostrada, all'altezza dello svincolo di Scilla. Secondo la Dda, il duplice omicidio e altri due agguati ai danni di militari dell'Arma avvenuti prima dell'assassinio dei due carabinieri rientrano nella strategia stragista messa in atto da Cosa nostra e 'ndrangheta nella prima metà degli anni '90.
    Prima che i giudici togati e popolari si ritirassero in camera di consiglio Giuseppe Graviano, collegato in video conferenza dal carcere di Terni, ha fatto alcune dichiarazioni spontanee.
    "Riguardo all'imprenditore del nord (Berlusconi, ndr) - ha detto Graviano - io ho sempre riferito che i miei contatti con lui erano solamente per i soldi che gli aveva consegnato mio nonno.
    E ho detto tutte le date. La Procura di Firenze ha riscontrato quello che ho detto. Il fatto è che non si vuole indagare".
    Graviano ha aggiunto di non conoscere i Piromalli. "Non ho mai avuto rapporti con loro - ha affermato - e li ho conosciuti solo in carcere. Io vi ringrazio tutti e vi dico che se si volesse scoprire la realtà, vi ho dato i punti dove andare a cercare".
    Dopo Graviano è intervenuto, per la prima volta nel processo, sempre con dichiarazioni spontanee, Rocco Santo Filippone: "Sono innocente. - ha detto -, non conosco e non ho mai visto Graviano. Io non ho mai parlato con un siciliano. Ho lavorato 40 anni per un'azienda e sono pensionato".
    La sentenza della Corte d'Assise d'Appello, presieduta da Bruno Muscolo (a latere Giuliana Campagna) è prevista in serata.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza