"I giovani, soprattutto
nel Mezzogiorno, non sono valorizzati abbastanza. Se lasciamo i
giovani ai margini questo Paese non ha futuro". Lo ha detto il
leader del Pd Enrico Letta parlando a Reggio Calabria ad una
manifestazione elettorale con il ministro della Salute Roberto
Speranza e Pier Luigi Bersani di Articolo Uno.
"Oggi questo Paese - ha aggiunto Letta - si basa sul risparmio
delle generazioni che hanno fatto il miracolo economico.
Risparmi che oggi vengono utilizzati per aiutare i figli che
vivono in una situazione meno buona dei loro genitori. E stanno
aiutando persino i nipoti. A questa gente stiamo chiedendo di
tenere in piedi il Paese, con il lavoro di una vita. Per questo
l'impegno deve partire dai giovani, che dobbiamo mettere al
centro della nostra azione politica. Ed i giovani devono
votare". "Se c'è un rischio che corriamo oggi - ha detto ancora
Letta - è quello di fare semplicemente presente agli italiani il
rischio della destra e di lasciare intendere che a noi va bene
l'Italia di oggi. L'Italia di oggi a noi non va bene".
"Oggi il problema più grande che abbiamo, a 7 giorni dalle
elezioni - ha detto Speranza - è dato dall'astensionismo. Tante
persone, troppe persone non pensano che valga la pena andare a
votare. È a queste persone che dobbiamo parlare se vogliamo
rovesciare i pronostici. La partita è aperta come non mai e
abbiamo grandi argomenti in tutta Italia".
Per Bersani "in questa campagna elettorale la destra è partita
in vantaggio e noi stiamo rimontando e siamo al rush finale. In
questo paese non c'è un'ondata di destra. Ci sono i fascisti che
si stanno un po' ringalluzzendo perché sperano che arrivi il
momento. La destra è partita in vantaggio - ha detto ancora -
per dei motivi che ci sono, sono reali, ma sono anche più
leggeri e superficiali di quello che possiamo pensare. Per
questo io ritengo che noi possiamo vincere".
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